Il direttore sportivo del salto con gli sci norvegese, Clas Brede Bråthen, ha commentato ufficialmente sulle colonne di "Dagbladet" il lavoro di supporto che la Federazione sta compiendo nei confronti di altre nazioni, stringendo partnership con gli USA (i saltatori americani si allenando con la Norvegia, ndr), con la svedese Frida Westman e con l’estone Artti Aigro.
Tutte collaborazioni che contribuiscono a generare posti di lavoro nell’ambito dello ski jumping in landa norrena: "Finora sono stati generati tra i quattro e i sei milioni di corone norvegesi – ha spiegato il 54enne –. Inoltre, questo lavoro contribuisce a far sì che il salto riceva maggiore attenzione in Svezia, Estonia e, non da ultimo, negli Stati Uniti d’America. Se riusciamo in questo, siamo più vicini al nostro obiettivo di diventare la nazione di salto con gli sci più importante del pianeta".
L’accordo con gli USA è "in costante sviluppo e sono abbastanza sicuro che, qualora non avessimo stretto una partnership con loro, quest’inverno non ci sarebbe stata nessuna gara di Coppa del Mondo a Lake Placid. Per il salto, questo è stato un successo internazionale in termini di telespettatori. Nello stadio del salto c’erano 15-20mila spettatori".
A quanti si domandano se non sia svantaggioso per la Norvegia rinforzare i Paesi rivali, Clas Brede Bråthen risponde così: "Il nostro è uno sport di nicchia e vogliamo salvarlo, prendercene cura. Ci deve essere un’economia che ci permetta di difenderlo".
