Alex Inderst, allenatore della Nazionale italiana di biathlon, ha svelato i retroscena legati alla preparazione estiva degli azzurri, che passa attraverso una grande quantità di allenamento.
Ai microfoni di "SportNews.bz", il tecnico ha illustrato le otto fasi del programma di avvicinamento dell’Italia alla prossima stagione di Coppa del Mondo. La prima è quella di rigenerazione: "Dopo un inverno faticoso, è importante calmarsi e ridurre lo stress. Ad aprile, i biatleti si godono le vacanze. Durante queste settimane si tengono in forma da soli con esercizi leggeri".
Si passa poi all’allenamento in bici a inizio estate: "Porta un buon cambiamento, poiché si svolgono sequenze di movimento completamente diverse rispetto allo sci di fondo, allo stesso tempo le articolazioni sono protette e la resistenza viene accumulata – ha spiegato Inderst –. Con la squadra femminile abbiamo organizzato a Viareggio uno speciale bike training camp, con sessioni giornaliere fino a 150 chilometri. Ma attenzione: tutto questo sta ancora accadendo senza grandi stress".
Biathlon – Alex Inderst (all. Italia): “Vi svelo l’allenamento estivo degli azzurri”
Spazio quindi al nuoto, che non è una tappa obbligatoria, ma un toccasana consigliato dagli allenatori a tutti gli atleti, in quanto promuove la costruzione muscolare e la resistenza, con il minor rischio di lesioni. Quindi, via libera all’escursionismo e al nordic walking: "Quasi nessun altro allenamento fa bene alle gambe e ai polmoni come le escursioni in montagna – ha rimarcato il tecnico a ‘SportNews.bz’ –. Se usi i bastoncini, migliorerai contemporaneamente la tua postura e la muscolatura della parte superiore del corpo".
Grande attenzione va dedicata all’allenamento muscolare, con i biatleti che dispongono di un piano dettagliato per la palestra, poiché "un corpo ben allenato è anche l’essenza del biathlon". Importante, però, è anche allenarsi in quota: "Lo facciamo regolarmente e con molta attenzione. Complessivamente abbiamo già trascorso 21 giorni in altitudine, parte in Val Martello e parte a Livigno. Ci alleniamo intorno ai 1900 metri, in albergo a volte dormiamo anche più in alto per favorire la produzione di globuli rossi".
Gli ultimi due step sono l’allenamento al tiro ("a maggio ricominciano le riprese di base per ritrovare la posizione, aggiustare la carabina. Si spara solo a bersagli di cartone, poi da giugno ci saranno i primi allenamenti combinati con gli skiroll") e gli skiroll, che, con l’incedere della stagione estiva, assumono un’importanza enorme: "Innumerevoli chilometri vengono percorsi, fino a quando finalmente arriva la neve in Scandinavia in autunno".
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