La biatleta francese Océane Michelon è reduce da un inverno contrassegnato da buone prestazioni e altre meno piacevoli da mandare a memoria, tanto da avere fallito l’accesso ai Mondiali Juniores di Schuchinsk, in Kazakistan.
Ai microfoni di "Nordic Magazine", la transalpina ha sottolineato che durante la passata stagione "avevo molta meno regolarità nel tiro e, sugli sci, avevo qualche piccolo problema di salute. Inoltre, non avevo necessariamente il giusto approccio mentale. Ci vuole costanza con il livello che c’è oggi nel biathlon francese e io non sapevo come ottenerla. Non avevo l’andatura giusta, il che mi ha sconvolto, ma ho imparato molto".
Non avere staccato il pass per Schuchinsk "è stato un fallimento, ma fa parte della crescita. Evidentemente non ho fatto le cose necessarie per andarci. Non ci sono stati rimpianti da parte mia: sono stata particolarmente felice di concludere la stagione e voltare pagina! Rimanere troppo concentrata sul passato spesso mi fa male".
Da alcuni mesi Océane Michelon è affiancata da un mental coach e il percorso intrapreso sta dando i suoi frutti: "È un po’ come imparare a camminare – ha asserito –! Funziona, perché ora ho un modo molto diverso di affrontare le cose rispetto a prima".
L’obiettivo da perseguire in quest’estate di allenamenti per la giovane francese è quello di imparare a fidarsi di se stessa ed essere serena nel tiro. Inoltre, "nello sci devo rilassarmi: ho avuto problemi cardiaci secondari e ho dovuto sottopormi a un piccolo intervento chirurgico ad aprile. Quindi, devo riprendere fiducia nella macchina, per vedere se regge! Per l’inverno, invece, voglio continuare in IBU Cup ed essere in Scandinavia a inizio stagione, dove voglio prendermi la mia rivincita personale!".