La biatleta Ingrid Landmark Tandrevold è diventata la nuova numero uno della Norvegia in questa disciplina sportiva, dopo gli addii di Marte Olsbu Røiseland e Tiril Eckhoff.
Ai microfoni di "NRK", la norrena ha rivelato di avvertire aspettative sempre più gravose sulle sue spalle, provenienti anche e soprattutto dall’esterno. Tuttavia, il suo percorso sportivo non può essere paragonato a quello delle sue due ex compagne citate in precedenza: "Ho la sensazione che la mia carriera sia completamente diversa – ha spiegato Tandrevold –. Più invecchi, più capisci che il percorso è molto individuale. Sia come persona che come atleta".
Ai microfoni di "NRK", la norrena ha rivelato di avvertire aspettative sempre più gravose sulle sue spalle, provenienti anche e soprattutto dall’esterno. Tuttavia, il suo percorso sportivo non può essere paragonato a quello delle sue due ex compagne citate in precedenza: "Ho la sensazione che la mia carriera sia completamente diversa – ha spiegato Tandrevold –. Più invecchi, più capisci che il percorso è molto individuale. Sia come persona che come atleta".
La 26enne ha aggiunto di avere cercato di "lavorare molto per rendere la biatleta Ingrid diversa dalla persona Ingrid. È facile dimenticare che come persona non sei un fallimento, se non fai bene nello sport. Può essere molto importante distinguere i ruoli".
I continui confronti con le sue rivali rappresentano un fardello pesante per Tandrevold, che ha ammesso di soffrire l’app Strava, sulla quale atleti professionisti e dilettanti possono caricare i propri dati di allenamento: "Mi sono resa conto che Strava è tossico per me. Posso fare una buona sessione di allenamento, essere molto contenta di ciò che ho raggiunto e sentirmi fiduciosa. Poi accendo Strava e mi sento come se mi fossi allenata male. Per fortuna non l’avevo quando ero una sedicenne!".