Se la strada verso le Olimpiadi di Milano Cortina 2026 si stava facendo tortuosa per le strutture che ospiteranno le competizioni, ora la situazione si fa quasi drammatica. Come pubblicato da Simico, Società Infrastrutture Milano Cortina 2026, in un comunicato stampa del pomeriggio di oggi, lunedì 31 luglio, non sono arrivate offerte per l’affidamento dei lavori per la pista da bob di Cortina per le Olimpiadi di Milano Cortina 2026.
«Si è conclusa oggi, lunedì 31 luglio 2023, la prima parte della procedura di Gara prevista per l’affidamento dei lavori relativi all’intervento “Cortina Sliding Centre – Lotto 2 – Riqualificazione Pista Eugenio Monti”, opera connessa alle Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano Cortina 2026. Al termine di questa fase non risultano pervenute offerte. Come stabilito dalle norme vigenti, è già stata avviata nella giornata odierna la Procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara ai sensi dell’articolo 76, comma 2 del d.lgs 36/2023. La procedura ha tempi contingentati e potrà garantire il rispetto delle tempistiche indicate nel Disciplinare di gara relativo alla realizzazione dello Sliding Centre di Cortina».
La pista da bob di Cortina è l’opera più importante e costosa delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026. Su di essa, fin dall’inizio, si sono concentrati tanti dubbi e molte polemiche. Quattro anni dopo l’assegnazione dei Giochi Olimpici, però, la situazione si sta facendo drammatica, perché la pista dovrebbe essere pronta entro dicembre 2024 per i vari test e competizioni di prova, cosa che oggi sembra davvero molto difficile.
La possibilità che le competizioni di bob, slittino e skeleton possano svolgersi in Svizzera o Austria aumentano ogni giorno. Si è detto fin dall’inizio che non sarebbero stati ripetuti gli errori del 2006, ma ogni giorno che passa si rischia invece di rimpiangere quei Giochi, la cui gestione fu pessima soprattutto per quanto riguarda il mancato utilizzo delle strutture negli anni successivi al grande evento olimpico.
Ricordiamo che la pista da bob sarebbe un’opera da 90 – 120 milioni di euro, come aveva affermato lo stesso Luca Zaia, Presidente della Regiona Veneto. La demolizione della vecchia pista è iniziata lo scorso marzo per rispettare le tempistiche in vista del bando, che però non ha portato alcuna offerta. A questo punto si proseguirà con una procedura negoziata, nella quale la stazione appaltante (Simico) individua e consulta gli operatori economici da essa scelti e negozia con loro le condizioni dell’appalto. Si tratta, quindi, di una procedura semplificata rispetto a quelle ordinaria.
Sicuramente l’Italia agli occhi degli altri paesi non sta facendo una bella figura.
Olimpiadi Milano Cortina 2026 – Ancora guai per la pista da bob a Cortina: la gara di assegnazione dei lavori è andata deserta!
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