La vita di un professionista del biathlon (e anche dello sci di fondo e tante altre discipline sportive) è fatta di numerosi viaggi, tante settimane passate lontano da casa, prima in estate nel corso della preparazione e successivamente in inverno durante la stagione agonistica. Ciò reca diversi problemi agli atletiche hanno dei figli, in particolare se nemmeno hanno di fronte a sé dei grandi obiettivi per cui vale la pena fare sacrifici.
Di questo argomento ha parlato il biatleta russo Eduard Latypov, vincitore di tre medaglie di bronzo aalle Olimpiadi di Pechino 2022. L’atleta ventinovenne e la moglie Daria stanno per avere il secondo figlio, come annunciato lo scorso giugno.
«Si, mi preoccupo di non poter veder crescere mio figlio – ha raccontato Latypov a Match TV – purtroppo molti momenti della crescita di mia figlia non li ho visti. Quando sei un atleta, è inevitabile. Questo è un aspetto negativo della nostra professione, per così dire. C’è poco tempo, pochissimo, non puoi rimediare per telefono, non va bene».
Ovviamente questi sacrifici sono più pesanti oggi per gli atleti russi, dal momento che non hanno nemmeno la prospettiva di gareggiare in Coppa del Mondo, ai Mondiali o alle Olimpiadi. «Se gareggi in Coppa del Mondo, ai Mondiali o alle Olimpiadi, allora fare questi sacrifici ha un senso e puoi essere un po’ paziente. Ma ora, quando non abbiamo queste competizioni, la situazione è diversa, fatichi a capire perché farli, indipendentemente dalle competizioni a cui partecipiamo qui in Russia».