La possibilità di disputare le Olimpiadi Invernali in casa potrebbe spingere alcuni atleti francesi ad allungare le proprie carriera. Nei giorni scorsi, il Comitato Olimpico Francese ha svelato in un comunicato che si sta lavorando su una possibile candidatura per i Giochi Olimpici Invernali del 2030, coinvolgendo le regioni Auvergne-Rhône-Alpes e Provence-Alpes-Côte d’Azur.
Tra gli atleti che potrebbero andare avanti oltre quelle che erano forse i programmi iniziali, c’è anche Emilien Jacquelin. Il biatleta francese, che da pochi giorni ha compiuto 28 anni, ha parlato a Ski Chrono della possibile candidatura olimpica della Francia: «Ne avevo sentito parlare di recente pochi giorni prima dell’annuncio – ha affermato Jacquelin – come tutti gli alpini, amiamo lo sport in montagna quindi sarebbe motivo di orgoglio poter ospitare i Giochi invernali. Abbiamo degli impianti adatti, un know-how nell’organizzazione di grandi eventi. Spero che accadrà. Il fatto che siano candidate due diverse regioni è una cosa positiva, perché bisogna essere in grado di adattarsi a nuovi vincoli. Concentrare gli sport invernali in una città può essere complicato. Con queste due regioni, c’è un forte vantaggio e potenziale. Se siamo uniti, siamo tutti più forti, quindi è interessante».
Ovviamente disputare una Olimpiade nella propria nazione è un’esperienza speciale per un atleta, il sogno: «È un’opportunità per creare ricordi in casa propria. Che i Giochi Olimpici si svolgano all’estero o in Francia, il titolo olimpico rimane il titolo supremo, ma farlo in Francia sarebbe tanto più piacevole, correndo davanti ai tuoi amici e alla tua famiglia. Ma anche un’opportunità per rendere omaggio a un sistema che permette di arrivarci. Gareggiare in Francia è anche questo».
Jacquelin ovviamente non sa ancora se in caso di assegnazione dei Giochi Olimpici alla Francia sarà al via. In occasione dei Giochi Olimpici del 2030, infatti, il biatleta francese avrà 34 anni. Ovviamente però la prospettiva olimpica casalinga due anni dopo un possibile Mondiale di biathlon a Le Grand Bornand potrebbero dare nuove motivazioni: «Nel 2030 avrò 34/35 anni, quindi può essere possibile anche se non sono sicuro di esserci. È difficile prevedere il futuro. Il fatto che Le Grand-Bornand stia cercando di ospitare il Campionato del mondo nel 2028 e ora si parla delle Olimpiadi in Francia nel 2030, è vero che potrebbe darmi una spinta a continuare per molto tempo. Amo il mio sport, quindi sono i risultati e la motivazione che faranno la differenza. Per ora rimango concentrato sul 2026. Il 2028 potrebbe essere realizzabile e il 2030 non si sa mai. In ogni caso, questa è una grande notizia per lo sci e lo sport francese. Incrocio le dita che passerà».
Biathlon – Olimpiadi 2030 in Francia? Jacquelin: “Per noi sarebbe un orgoglio e i Giochi potrebbero spingermi a continuare a lungo”
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