La Russia punta a introdurre una legge che le garantisca un risarcimento in caso di cambio di cittadinanza da parte dei suoi atleti: ad annunciarlo è il capo del Comitato per la Cultura fisica e lo Sport della Duma di Stato, Dmitry Svishchev.
Ai microfoni di "Match TV", il politico ha dichiarato: "Ci sono due grandi temi da analizzare. Il primo riguarda il cambio di cittadinanza stesso. Se non fosse per la situazione politica che attraversiamo, nessuno avrebbe notato le transizioni dei nostri atleti. In effetti, cambiare la cittadinanza sportiva è un evento comune nel mondo e molti sportivi lo fanno, compresi quelli che si trasferiscono in Russia. Un atleta, in quanto persona libera, ha il diritto di scegliere dove vivere, dove allenarsi, dove esibirsi, i motivi possono essere tanti. E non c’è nessun problema globale in questo".
Il punto è che, complice la situazione odierna, l’addio alla Russia di ogni singolo sportivo viene percepito "come una tragedia. La Russia sta facendo molto per motivare gli atleti a rimanere nel Paese, organizzando gare, comprese quelle internazionali: Giochi del futuro, Giochi BRICS, Giochi dell’amicizia. Pertanto, per la maggior parte degli atleti, lasciare la propria patria e andarsene è una specie di caso estremo. Dobbiamo tutti essere pazienti e aspettare che tutti gli ostacoli vengano rimossi".
Il secondo aspetto, invece, riguarda i fondi statali che vengono spesi per l’educazione degli atleti. Di fatto, un ragazzo o una ragazza russa che si allena, cresce ed entra in Nazionale, riceve sostegno economico da parte dello Stato (raduni pagati, attrezzature, stipendio degli allenatori, cure mediche). Poi, però, anziché rappresentare la Russia, questa persona sceglie di cambiare cittadinanza sportiva, visto anche l’attuale accesso negato alle competizioni internazionali.
"Si scopre che i soldi dei nostri contribuenti sono stati sprecati – prosegue Svishchev –. A mio parere, lo Stato ha tutto il diritto di chiedere un risarcimento in casi simili. Perché un altro Paese può ottenere un campione già pronto semplicemente pagandogli uno stipendio senza spendere un centesimo per il suo sviluppo? La nostra commissione sta valutando un disegno di legge sui risarcimenti allo Stato per gli atleti che cambiano cittadinanza sportiva. Sono in corso consultazioni con la comunità di esperti e le nostre proposte sono allo studio di avvocati, membri del comitato e altre parti interessate".