Sophia Laukli, fondista della Nazionale statunitense, ha iniziato a correre a livello professionistico un anno fa, pur mantenendo il suo status di sciatrice, e i risultati non hanno esitato ad arrivare: lo scorso 25 giugno l’americana ha vinto la prestigiosa Marathon du Mont-Blanc, gara di trail su distanza maratona, con il tempo di 4 ore e 12 minuti, stracciando il record esistente.
E dire che, come ha ammesso lei stessa ai microfoni di "Faster Skier", "al liceo odiavo correre. Mi sono appassionato al trail running quando ho iniziato ad allenarmi nello Utah, ho iniziato a correre in montagna e ho pensato che fosse piuttosto bello. Tuttavia, non avevo deciso di diventare una trail runner professionista: è stato un dipendente Salomon a contattarmi e a portarmi su questa strada".
Ma Sophia Laukli è più fondista o podista? "Sono una sciatrice che corre – ha risposto –. Mi alleno normalmente per lo sci e non ho cambiato affatto la mia preparazione in base alla corsa. Se iniziassi a correre in modo più specifico, penso che le mie performance sugli sci ne risentirebbero".
In tanti, tuttavia, criticano la sua doppia carriera: "In realtà predicano prudenza, mi dicono di non strafare per non precludermi le possibilità di carriera sugli sci – ha detto Laukli –. Quelli che praticano la corsa mi dicono che avrei maggior successo se abbandonassi lo sci, coloro che sciano, invece, mi ricordano di non farmi male, di non esagerare. Mi supportano entrambe le ‘fazioni’, ma percepisco un po’ di idiosincrasia tra di esse".
Per quanto riguarda la prossima stagione sugli sci, la statunitense ha le idee chiare: "Voglio migliorare molto e per farlo non so se correre sia così vantaggioso, ma allo stesso tempo so che non potrei continuare a sciare se rinunciassi alla corsa. Desidero assolutamente sciare fino alle Olimpiadi Milano Cortina 2026: fino ad allora il fondo avrà sicuramente la priorità. Probabilmente, poi, continuerò a correre anche dopo avere appeso gli sci al chiodo".