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Biathlon – Caso Julia Simon: quello che sappiamo, l’indagine e le possibili conseguenze

Da due giorni Julia Simon è al centro dell’attenzione, non per i suoi grandi risultati in pista, ma a causa delle due denunce per frode con carta di credito, tra cui quella di Justine Braisaz-Bouchet, che sono state presentate contro di lei.

Tante le notizie che sono circolate, quindi è arrivato il momento di fare anche un po’ di chiarezza. Partiamo da un punto fondamentale: per il momento, Julia Simon non è stata riconosciuta colpevole di alcuna frode né furto.

QUELLO CHE SAPPIAMO

– Martedì sera l’edizione online del quotidiano L’Équipe ha dato la notizia che contro Julia Simon sono state sporte due denunce per frode con carta di credito, in particolare della campionessa olimpica Justine Braisaz-Bouchet, sua compagna di squadra.
– I fatti risalgono all’agosto del 2022, nel corso del Blinkfestivalen, ultime gare svolte da Braisaz prima dello stop per maternità.
– Simon è accusata di aver acquistato online una camera (si parla di una GoPro) per una spesa tra i 1000 e 2000 euro con soldi non suoi.
– Secondo quanto riferito da L’Équipe e confermato da RMC, Simon sarebbe stata denunciata sia da Justine Braisaz-Bouchet che da un membro dello staff della nazionale francese di biathlon.
– La denuncia penale sarebbe stata presentata nel corso dell’inverno.
– La Federazione Francese ha avviato un’indagine interna che non ha portato ad alcun risultato e ha quindi deciso di attendere la giustizia ordinaria prima di fare qualsiasi azione.
– Dopo la diffusione della notizia, Julia Simon ha sospeso tutti i propri profili social.
– La detentrice della Coppa del Mondo non è stata sospesa dalla Federazione e proprio mercoledì gli organizzatori del City Biathlon, a Wiesbaden, hanno annunciato la sua presenza alla kermesse del 13 agosto. Sarebbe la sua prima uscita ufficiale.
– Julia Simon continua a respingere tutte le accuse nei propri confronti e si è affidata all’avvocato Jean Michel Reynaud, che l’ha difesa sulle colonne di Dauphiné Libéré: «Fammi avere le prove che Julia Simon ha usato queste carte di credito – ha affermato – parliamo di due denunce di gennaio e giugno 2023 per fatti di agosto 2022 e per danni di 1600 e 20 euro. Quando vedo la facilità con cui si può hackerare il Ministero della Difesa, figuriamoci il povero indirizzo mail Orange di Julia Simon. Non entrerò nel merito della questione, ma oggi, quando si tratta di acquistare in rete vi sono doppie tutele, il che solleva interrogativi in questo caso. Julia non ha bisogno di soldi e può comprare una macchina fotografica quando vuole».

L’INDAGINE

– Le Dauphiné Libéré scrive che l’indagine è stata affidata congiuntamente ai gendarmi della brigata territoriale di Beaufort e agli investigatori della brigata di ricerca di Albertville.
– Secondo il giornale, il forte impatto mediatico avuto dal caso potrebbe accelerare i tempi.
– Julia Simon non è stata ancora ascoltata dagli inquirenti per fare luce su questo caso, ma ciò potrebbe accadere nei prossimi giorni.
– Sempre secondo il quotidiano, la detentrice della Coppa del Mondo potrebbe essere ascoltata in regime di custodia cautelare, piuttosto che in libera udienza, per garantire i suoi diritti e la presenza del suo avvocato.
– Per il reato di furto di una carta bancaria o il suo utilizzo fraudolento, la pena massima prevista è di cinque anni di reclusione e una multa di 375mila euro.
– Secondo Le Dauphiné Libéré, in casi minori come quello che vede protagonista Simon, la pena sarebbe sicuramente minima.

IL FUTURO SPORTIVO

– Al di là della colpevolezza o meno di Julia Simon, certamente questo fatto avrà un grande peso sulla squadra francese. Rispetto alla passata stagione, infatti, all’interno del team è tornata anche l’altra protagonista della vicenda, Justine Braisaz-Bouchet. Dirigenti e allenatori dovranno fare un grande lavoro all’interno del gruppo per far riappacificare le atlete e creare un clima sereno.
– È curiosa la coincidenza, se tale è veramente, che nonostante molti nell’ambiente del biathlon francese e intenzionale fossero da tempo a conoscenza dell’accaduto, la notizia sia uscita a distanza di mesi e proprio nel giorno del ritorno di Braisaz-Bouchet in squadra.
– Simon per il momento prosegue ad allenarsi da sola, lontana dal gruppo e a questo punto a maggior ragione non è certa la data del suo rientro.
– Se dovesse risultare colpevole, a quel punto sarebbe forse anche difficile vederla in azione la prossima stagione.
– In ogni caso, Simon dovrà dimostrare la propria innocenza o al contrario cercare di ripulire comunque la propria immagine, sporcata proprio nel momento più alto della sua carriera.
– Dal punto di vista sportivo, invece, se non dovesse essere sospesa dalla dirigenza francese, siamo convinti che quanto accaduto non la disturberà, visto che non lo ha fatto nemmeno nella passata stagione. Mentalmente unica. 

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