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Sci di fondo

Sci di fondo – Team privati in Coppa del Mondo? Klæbo e Stepanova tornano a farsi sentire: “Impariamo dal ciclismo!”

Torna d’attualità la questione relativa all’introduzione di team privati nella Coppa del Mondo di sci di fondo, che andrebbero a soppiantare le Nazionali e a stravolgere l’attuale, consolidato scenario. Dopo la richiesta in tal senso, avanzata dal comitato degli atleti durante il meeting primaverile della FIS, il quotidiano "Dagbladet" ha interpellato il norvegese Johannes Høsflot Klæbo e la russa Veronika Stepanova per raccogliere il loro punto di vista.
Per il 26enne scandinavo non ci devono essere dubbi sul da farsi: "Se lo sci nordico deve svilupparsi, allora quella delle squadre private potrebbe essere la direzione da seguire. Anche in passato mi sono espresso positivamente in merito all’argomento. La nostra disciplina può sicuramente imparare da altri sport come il ciclismo".
E, ancora: "Con le bici, ad esempio, si disputa il Mondiale (e le Olimpiadi, ndr) gareggiando per la propria Nazionale, mentre il Tour de France e tutte le altre competizioni vengono affrontate vestendo i colori del proprio team. Sono riusciti a commercializzare molto bene lo sport".
Dal canto suo, Veronika Stepanova si è sostanzialmente detta concorde con Klæbo: "Il sistema che abbiamo oggi non funziona – ha rimarcato –. Ci sono sempre meno soldi ogni anno per la maggior parte delle squadre. Basta guardare la Finlandia: quest’anno ha dovuto tagliare il numero di raduni".
Per risollevare le sorti dello sci di fondo serve liquidità e "abbiamo visto tutti come miliardari, sceicchi e altri festeggino energicamente quando vince la squadra di calcio o di hockey su ghiaccio che possiedono. Penso che lo stesso accadrà nella nostra disciplina e questo mi rende felice. Sembra che ci sia più prestigio nel possedere un team, che un jet privato", ha concluso la fondista russa.
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