Per la prima volta Frida Karlsson ha parlato dell’incidente stradale avuto a poco meno di un mese dal Mondiale di Planica, prima di raggiungere Dobbiaco per la Coppa del Mondo. La svedese ha raccontato tanti particolari dell’incidente e di quanto accaduto nei giorni successivi, in un’intervista rilasciata al collega Tomas Pettersson dell’Expressen.
La forte fondista svedese aveva già svelato in una precedente intervista di aver subito un incidente stradale che avrebbe potuto comprometterle il Mondiale sloveno e di essersi spaventata, ma mai era scesa nei particolari. «È accaduto a Östersund. Lì per lì ho pensato che ora fosse completamente finita. Dopo l’incidente le auto erano ormai dei rottami. Quello è un incrocio pericoloso. Penso che entrambi ci siamo entrati facendo poca attenzione».
La svedese stava andando a un allenamento e nello shock post incidente, in realtà, il primo pensiero è stato proprio di correre ad allenarsi: «La prima cosa che ho pensato dopo il botto è stata che "non andrò in nessun ospedale, ora mi allenerò". Ma ero sotto shock. Ho finito per chiamare il mio fisioterapista Marcus Bystedt e gli ho chiesto di venire. Quindi si è preso cura di me. E no, quel giorno non mi sono allenata. Ho avuto problemi al collo sul lato sinistro per un po’ di tempo. Era molto facilmente teso sotto carico. Immagino fosse una specie di colpo di frusta».
Le conseguenze per Frida Karlsson non sono state fisiche, ma soprattutto mentali: «Sono rimasta piuttosto scioccata per molto tempo. Questo incidente è in cima alla lista delle cose più spaventose che ho vissuto. E ancora molto tempo dopo ero nervosa e mi spaventavo facilmente. Meno male che è andata bene per l’altra persona coinvolta».
Sicuramente non è stato semplice per la svedese preparare il Mondiale di Planica, anche perché ad aumentarle il nervosismo ci ha pensato un episodio che le è accaduto quando era già a Dobbiaco, in Italia, per prepararsi all’evento iridato. Frida Karlsson aveva appena iniziato una sessione di allenamento sugli sci, quando il suo telefono aveva iniziato a squillare. La svedese, non conoscendo il numero, aveva deciso di ignorarlo, nonostante le telefonate fossero numerose. «Non mi interessava rispondere – ha raccontato Frida – ma poi ho guardato sul mio orologio scoprendo di aver ricevuto un messaggio di testo dalla polizia. Era scritto: "Devi rispondere ora! Questo è un interrogatorio della polizia"».
A quel punto Frida Karlsson si è trovata ad affrontare quella che è stata la sessione d’allenamento più surreale della sua carriera: «Sono così andata in giro a sciare per un’ora, nello stesso momento in cui partecipavo a un interrogatorio della polizia. Volevo solo porre fine a quella conversazione. Ma la polizia voleva che descrivessi come è successo tutto, davvero tutti i dettagli. Allora ho detto che stavo andando ad allenarmi, ero stressato e non stavo prestando attenzione. Mi sono assunta tutte le responsabilità. Mi va bene. Volevo solo riattaccare».
Un episodio sicuramente molto particolare per la svedese, che in Slovenia è riuscita a vincere quattro medaglie, arrivando così a dieci nella sua carriera. Classe 1999, Karlsson sembra ancora avere tanto tempo davanti a sé, ma la svedese ha chiuso l’intervista con una sorpresa: «La penso così: sono ancora giovane come sciatrice, ma non credo che durerò per sempre. Vedo altri tre Campionati Mondiali davanti a me, poi vedremo. Allora forse vorrò fare qualcos’altro».
Sci di fondo – Frida Karlsson e il suo allenamento più surreale: “Ho sciato un’ora mentre ero sotto interrogatorio della Polizia”
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