Il saltatore Marius Lindvik, medaglia d’oro olimpica nel trampolino lungo ai Giochi di Pechino 2022, ha vissuto una stagione negativa e travagliata, ma non si è perso d’animo e ha già iniziato a lavorare per ritrovare quanto prima i binari della vittoria.
Per farlo, ha scelto di affidarsi nuovamente al suo storico allenatore, Yngve Ludvigsen: "Sono passati quattro o cinque anni dall’ultima volta che mi sono allenato con lui – ha confidato ai microfoni di VG –. Ora ha assunto la gestione quotidiana della mia preparazione, mentre il tecnico della Nazionale, Alexander Stöckl, ovviamente mi dirige durante i raduni".
Per farlo, ha scelto di affidarsi nuovamente al suo storico allenatore, Yngve Ludvigsen: "Sono passati quattro o cinque anni dall’ultima volta che mi sono allenato con lui – ha confidato ai microfoni di VG –. Ora ha assunto la gestione quotidiana della mia preparazione, mentre il tecnico della Nazionale, Alexander Stöckl, ovviamente mi dirige durante i raduni".
"Yngve e io abbiamo una buona chimica e lavoriamo bene insieme – ha proseguito Lindvik –. La pensiamo allo stesso modo quando si tratta di cose tecniche. Sento che siamo sulla stessa lunghezza d’onda su tali questioni. Ci conosciamo bene e ho fiducia che questo nostro rapporto si evolverà positivamente".
Il 24enne ha ammesso di dover lavorare sulla sua posizione di partenza da seduto, che gli ha causato grandi problemi l’anno scorso: "Non ho ottenuto i risultati che speravo, ma ho comunque cercato di mantenere la positività e di imparare da questa esperienza. Ora sono pronto e motivato: la Nazionale norvegese offre grandi risorse, prepararsi da solo sarebbe stato impossibile e troppo dispendioso dal punto di vista economico".
