Fany Bertrand, biatleta francese, ha dimostrato negli anni di essere più forte della cattiva sorte abbattutasi su di lei. Nonostante i risultati di livello non siano mancati nel suo palmarès, la 21enne ha dovuto affrontare quattro interventi chirurgici in cinque anni, rispettivamente per sindrome compartimentale, peritonite, una cisti e sindrome delle logge.
La transalpina, ai microfoni di "Nordic Mag", ha fatto il punto della situazione sulla sua ultima stagione, nella quale si è laureata campionessa nazionale nella mass start e si è particolarmente distinta per le sue prestazioni al poligono in IBU CUP: "Ma ci sono molte cose su cui devo ancora lavorare – ha detto la giovane –, soprattutto sulla tecnica di sciata. È stata la prima stagione in cui ho disputato così tante gare, ma sono comunque riuscita a portarla a termine positivamente".
La transalpina, ai microfoni di "Nordic Mag", ha fatto il punto della situazione sulla sua ultima stagione, nella quale si è laureata campionessa nazionale nella mass start e si è particolarmente distinta per le sue prestazioni al poligono in IBU CUP: "Ma ci sono molte cose su cui devo ancora lavorare – ha detto la giovane –, soprattutto sulla tecnica di sciata. È stata la prima stagione in cui ho disputato così tante gare, ma sono comunque riuscita a portarla a termine positivamente".
La svolta psicologica, ancor prima che atletica, è arrivata quando Fany Bertrand ha compreso che "stavo facendo biathlon per me e non per gli altri. Quando faccio una gara, se voglio fare bene, devo pensare ai miei obiettivi. È difficile, soprattutto quando non sei totalmente sicuro di ciò che stai facendo. In realtà, non è da egoisti pensare alla propria performance: funziona piuttosto bene".
Chiaramente, poi, il duro lavoro paga sempre: "Mi sono allenata il doppio del solito – ha sottolineato la ragazza –. Questo dimostra che, se vuoi qualcosa, devi lavorare per ottenerla, anche se parte del merito è del gruppo che mi circonda- L’atmosfera è davvero bella, siamo tutti amici e ci alleniamo per ambire agli stessi traguardi".
Chiaramente, poi, il duro lavoro paga sempre: "Mi sono allenata il doppio del solito – ha sottolineato la ragazza –. Questo dimostra che, se vuoi qualcosa, devi lavorare per ottenerla, anche se parte del merito è del gruppo che mi circonda- L’atmosfera è davvero bella, siamo tutti amici e ci alleniamo per ambire agli stessi traguardi".
Tra pochi giorni, precisamente il 28 giugno, Bertrand si sottoporrà a una nuova operazione per la sindrome compartimentale, poi nel giro di un mese potrà lavorare alla nuova stagione: "Voglio lavorare sul mio fisico e, come detto, fare un passo in avanti sugli sci, senza trascurare il poligono. Avere fatto bene al tiro per una stagione non significa che andrà sempre così".
Per il prossimo inverno, ha concluso la francese, "voglio partecipare all’IBU Cup sin dalla sua tappa d’esordio e rimanere in top 10-15 per tutta la competizione. I Mondiali? Mi piacerebbe molto esserci, ma per ora non ci penso troppo…".