Eric Frenzel, ex combinatista ritiratosi di recente dall’attività agonistica, ha manifestato la sua profonda preoccupazione per il futuro della disciplina che per tanti anni ha praticato e che, dopo i Giochi olimpici di Milano Cortina 2026, rischia di finire tra le nebbie dell’oblio.
La combinata nordica, infatti, potrebbe essere esclusa dal palinsesto a cinque cerchi, a cominciare dalle Olimpiadi 2030, e il tedesco, ai microfoni di BR24 Sport, non ha esitato a esternare la sua angoscia: "Se non saremo più uno sport olimpico, non credo che la combinata si praticherà ancora a lungo. Lo pensano tutti gli addetti ai lavori e gli atleti".
La combinata nordica, infatti, potrebbe essere esclusa dal palinsesto a cinque cerchi, a cominciare dalle Olimpiadi 2030, e il tedesco, ai microfoni di BR24 Sport, non ha esitato a esternare la sua angoscia: "Se non saremo più uno sport olimpico, non credo che la combinata si praticherà ancora a lungo. Lo pensano tutti gli addetti ai lavori e gli atleti".
Il dialogo con il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e la FIS, secondo Frenzel, equivale a "una lotta contro i mulini a vento. Mi auguro che ci sia più impegno da parte delle associazioni. Se si intende cambiare qualcosa, allora occorre investire. Di solito si parte dai soldi".
Secondo il CIO, la combinata nordica manca di densità di potenza, ma l’intervistato "non riesce a capire" questo argomento e a suo avviso le donne riuscirebbero tranquillamente a soddisfare le condizioni richieste per essere inserite nel circuito olimpico.
Secondo il CIO, la combinata nordica manca di densità di potenza, ma l’intervistato "non riesce a capire" questo argomento e a suo avviso le donne riuscirebbero tranquillamente a soddisfare le condizioni richieste per essere inserite nel circuito olimpico.