È stata una delle note positive della passata stagione, grazie ai buonissimi risultati ottenuti nel corso del Mondiale di Planica, quando ha sorpreso anche sé stessa. A 25 anni, Cristina Pittin è riuscita a fare quello step che si sperava da lei, da quando fu protagonista nella staffetta azzurra che vinse l’argento al Mondiale Juniores del 2017.
La friulana del Centro Sportivo Esercito è stata quindi inserita nel gruppo di Coppa del Mondo allenato da Markus Cramer, ma un mese fa ha avuto un terzo intervento alla caviglia infortunata ormai da oltre due anni.
«Ho avuto un intervento in artroscopia a Bologna ormai un mese fa – racconta Pittin a Fondo Italia – è stata un’operazione di pulizia. Con questo siamo a tre interventi dopo l’infortunio. Ho iniziato un percorso di riabilitazione a casa, mentre nell’ultima settimana sono stata a Bergamo, seguita dal fisioterapista Davide Perucchini, che è tornato nello staff tecnico della nazionale e che conosce bene la situazione, avendomi seguita da vicino nel periodo dell’infortunio. È presto per capire se l’operazione ha avuto l’esito sperato».
Nonostante si trovi di nuovo ad affrontare la riabilitazione, Pittin ha lo spirito giusto, è serena e sorride mentre parla con noi. L’azzurra entra nello specifico dell’allenamento: «Nel primo periodo avevo il tutore, quindi ho fatto solo un po’ di lavoro in palestra, poi, una volta tolti i punti, ho iniziato a nuotare, quindi a fare rulli e un po’ di giri in bici sempre con qualche limitazione, anche se presto spero di tornare alla normalità. Per quanto riguarda la corsa dovrò aspettare tre mesi, mentre presto mi auguro di tornare a fare qualcosa sugli skiroll, magari un po’ di scivolata spinta già nel prossimo raduno».
Pittin non seguirà quindi il gruppo Cramer nei raduni al Nord, ma resterà in Italia, per poter lavorare sempre con Perucchini al proprio fianco e non potendo comunque svolgere gran parte del programma previsto: «Abbiamo parlato insieme a Markus (Cramer, ndr), Pax (Pasini, ndr) e siamo arrivati alla conclusione che la miglior soluzione per me sia di lavorare con la squadra Milano-Cortina in questa fase della preparazione. In questo modo posso essere seguita da vicino da Davide (Perucchini, ndr), che mi aveva già seguita. Inoltre la squadra Coppa del Mondo sarà sempre al nord, ed io per i prossimi tre mesi potrò limitarmi a bicicletta e pochi lavori sugli skiroll. Insomma mi sarei allenata sempre da sola, quindi meglio lavorare di più in Italia e andarci con calma. In autunno sono poi programmati dei raduni insieme e infine spero, se tutto andrà bene, di unirmi al gruppo di Coppa del Mondo quando andrà a fare l’ultimo raduno al Nord nel tardo autunno».
Grazie alle belle prestazioni nella passata stagione, in particolare al Mondiale di Planica, Cristina Pittin, insieme a Francesca Franchi, è stata inserita nella squadra di Coppa del Mondo. Una bella soddisfazione per la friulana. «Sono sicuramente contenta di essere stata inserita in squadra A. Certo, ciò significa anche che ora ci saranno più aspettative nei miei confronti e spero di essere all’altezza. Vedremo poi cosa accadrà, anche perché poi mi troverò a lavorare anche con un nuovo allenatore e un nuovo gruppo, quindi ci vorrà un periodo di assestamento. Sicuramente essere stata inserita in squadra A significa che è stato apprezzato il lavoro che ho fatto durante la passata stagione e ciò mi rende orgogliosa.
Adesso però concentriamoci su questo periodo di preparazione, dove cercherò di fare al meglio ciò che posso fare».
Sicuramente quanto fatto lo scorso anno deve dare fiducia a una Pittin che spesso fatica a credere in sé stessa, soprattutto considerando che ciò è arrivato nonostante le difficoltà alla caviglia: «Se ripenso ai risultati che ho ottenuto a Planica, soprattutto ragionando sulle condizioni della mia caviglia, che da allora non erano nemmeno più quelle di inizio stagione, posso essere solo contenta e orgogliosa di quello che ho fatto. Ora spero di fare ulteriori passi avanti e sono curiosa di vedere cosa riuscirò a fare dopo l’operazione che ho appena avuto. Sono curiosa. L’obiettivo è di tornare a correre senza limitazioni e poter sciare senza problemi in classico».
Dopo l’ultima settimana passata a Bergamo dove ha fatto sessioni con Perucchini due volte al giorno, Pittin è tornata a casa, poi partirà con il gruppo Milano-Cortina per il raduno di Tirrenia, in programma da domani. «Stando lì con il gruppo potrò fare meglio il lavoro di riabilitazione insieme al nostro fisioterapista. Poi a seconda di come andranno le cose, vedremo se mi fermerò ancora una o due settimane a Bergamo. Davide sarà stufo di vedermi (ride, ndr). Per me è importante lavorare con lui e con il mio fisioterapista a casa, Daniele Moro, perché è fondamentale dare continuità. Alla fine sono stati loro i primi con cui ho lavorato quando mi sono fatta male».