L’allenatore della Nazionale russa femminile di biathlon, Mikhail Shashilov, ha sottolineato che l’adattamento delle ex fondiste alla nuova disciplina richiede un certo periodo di tempo da trascorrere lontano dalle gare, com’è stato nel caso di Nataliya Shevchenko.
La scorsa stagione, l’atleta si è laureata due volte campione di Russia, vincendo la gara sprint e l’inseguimento a Khanty-Mansiysk, dopo una prima parte di stagione vissuta "dietro le quinte".
"Non volevo che gareggiasse fino a gennaio, è stato Viktor Maigurov a insistere – ha detto Shashilov a ‘Match TV’ –. Ho chiesto ai fondisti di darsi due anni di tempo per adattarsi al biathlon. Vincere è facile, ripetersi è difficile. Penso che Nataliya, però, possa sopportare questo fardello. Attraverso l’esperienza, la formazione, il dialogo. L’importante è considerare non solo le vittorie, ma anche le sconfitte come un passo in avanti. Anche la mancanza di risultati è un risultato. Se hai perso e hai imparato la lezione, la prossima volta non sbaglierai".
"Non volevo che gareggiasse fino a gennaio, è stato Viktor Maigurov a insistere – ha detto Shashilov a ‘Match TV’ –. Ho chiesto ai fondisti di darsi due anni di tempo per adattarsi al biathlon. Vincere è facile, ripetersi è difficile. Penso che Nataliya, però, possa sopportare questo fardello. Attraverso l’esperienza, la formazione, il dialogo. L’importante è considerare non solo le vittorie, ma anche le sconfitte come un passo in avanti. Anche la mancanza di risultati è un risultato. Se hai perso e hai imparato la lezione, la prossima volta non sbaglierai".
Anche Anna Grukhvina vivrà una prima parte di stagione "nascosta", com’è accaduto a Shevchenko? "Vedremo – ha concluso Shashilov –. Quando sarà al 50 per cento della condizione, la getteremo nella mischia. Perché trattenersi? Dobbiamo divertirci!".
