La Finlandia dello sci è economicamente in ginocchio: non è una novità assoluta, in quanto da alcune settimane la notizia circola vorticosamente di testata in testata, ma nessuno aveva piena contezza delle dimensioni della voragine presente nel bilancio.
Mediante una nota stampa, la Federazione sciistica ha annunciato di avere avviato una trattativa con la sua società di marketing commerciale Nordic Ski Finland Oy per adottare misure per riequilibrare l’economia. L’obiettivo è quello di pareggiare le finanze: servono 350mila euro entro la fine dell’anno fiscale (31 ottobre).
Se le attività sportive non sono a rischio, altrettanto non si può purtroppo asserire per ciò che riguarda il personale: 29 dipendenti federali e quattro di Nordic Ski Finland Oy sono a rischio taglio.
Mediante una nota stampa, la Federazione sciistica ha annunciato di avere avviato una trattativa con la sua società di marketing commerciale Nordic Ski Finland Oy per adottare misure per riequilibrare l’economia. L’obiettivo è quello di pareggiare le finanze: servono 350mila euro entro la fine dell’anno fiscale (31 ottobre).
Se le attività sportive non sono a rischio, altrettanto non si può purtroppo asserire per ciò che riguarda il personale: 29 dipendenti federali e quattro di Nordic Ski Finland Oy sono a rischio taglio.
"Motivi economici sono alla base degli obiettivi dei negoziati di cambiamento e delle misure di risparmio sui costi – recita il comunicato stampa –. L’incremento generale dei prezzi ha contribuito a un aumento maggiore del previsto dei costi totali. Costruito come la terza pietra angolare dei grandi eventi, Helsinki Ski Weeks ha ricevuto un ottimo riscontro, ma non si è rivelato redditizio dal punto di vista finanziario".
E, ancora: "La situazione è sfortunata. Al momento, tuttavia, sono necessarie misure per bilanciare l’economia per poter garantire le nostre operazioni e prendersi cura della vitalità della nostra realtà anche in futuro. Abbiamo reagito all’aumento generale dei prezzi già durante la stagione, ma gli effetti sulla crescita delle spese sono stati superiori rispetto a quanto previsto".
E, ancora: "La situazione è sfortunata. Al momento, tuttavia, sono necessarie misure per bilanciare l’economia per poter garantire le nostre operazioni e prendersi cura della vitalità della nostra realtà anche in futuro. Abbiamo reagito all’aumento generale dei prezzi già durante la stagione, ma gli effetti sulla crescita delle spese sono stati superiori rispetto a quanto previsto".