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Sci di fondo

Sci di fondo femminile in crisi in Svezia: solo 1 ragazza su 10 sceglie la carriera sugli sci stretti dopo il liceo! Le ragioni del fenomeno

La statistica è sorprendente, o meglio, allarmante, è denuncia una profonda crisi dello sci di fondo femminile in Svezia: soltanto una ragazza su 10 sceglie di proseguire l’attività agonistica nel mondo dello sci nordico dopo avere completato il proprio percorso di studi presso le scuole superiori del Paese scandinavo. Tradotto: il 90 per cento delle giovani atlete appende gli sci stretti al chiodo prima dei 20 anni.
Il dato proviene dalla tesi di laurea che ha scritto Karolina Hedenström – fondista di successo nel circuito Ski Classics – insieme a Ida Ingemarsdotter e Martina Höök: "In generale – ha raccontato a Skidor.com –, penso che molte persone abbiano una visione piuttosto ristretta rispetto a ciò che rende significativa la vita sugli sci. I risultati sono il motore delle ambizioni e quando latitano ci si arrende".
Le stelle della Nazionale di sci di fondo svedese sono rimaste stupite dall’esito di questo studio, come si evince dai loro commenti rilasciati a "Expressen": "Peccato che nove ragazze su dieci non continuino – ha detto Ebba Andersson . Questa è la realtà attuale, quindi si tratta adesso di individuare la giusta strategia per preservare l’interesse nei confronti della disciplina da parte delle giovani atleteImmagino ci siano molte altre cose in grado di attrarre a quell’età e noi dobbiamo lavorare su questo".
Frida Karlsson è fortemente dispiaciuta: "Speravo che un numero più elevato di giovani donne volesse continuare a fare il mio mestiere, perché offre davvero una bella vita!".
Fuori dal coro, infine, Emma Ribom: "Non sono sorpresa da questa statistica, anche se ritengo sia triste. Già quando frequentavo io il liceo ogni anno c’era qualcuno che lasciava lo sci nordico…".
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