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Olimpiadi

“Olimpiadi in Norvegia? Tempi bui, non è il momento”: il Comitato olimpico locale “respinge” i Giochi

La Norvegia conferma il suo "no" all’organizzazione di Olimpiadi e Paralimpiadi sul suo territorio, almeno per l’imminente futuro. 
Come avevamo accennato su queste colonne nei giorni scorsi, il periodo storico che il mondo intero sta attraversando suggerisce prudenza, anche per quanto concerne il profilo meramente finanziario.
Il sito internet ufficiale del Comitato olimpico norvegese spiega che il Norwegian Sports Board ha presentato i risultati di un’ampia indagine condotta in ambito sportivo per parlare di una nuova edizione di Olimpiadi e Paralimpiadi in Norvegia. Il sondaggio mostra che la maggioranza di coloro che vi hanno partecipato desidera che il Paese sia in grado di assumersi la responsabilità organizzativa a determinate condizioni. 
In particolare, la kermesse a cinque cerchi deve essere sostenibile ed economica, deve portare vantaggi all’intero sport norvegese e non deve penalizzare le discipline non rientranti nel palinsesto dei Giochi invernali.
"Siamo una delle migliori nazioni sportive olimpiche del mondo – ha esordito Berit Kjøll, presidente del Comitato olimpico norvegese. Abbiamo organizzato le Olimpiadi invernali nel 1952, le Olimpiadi e le Paralimpiadi invernali nel 1994 e le Olimpiadi della Gioventù nel 2016. La Norvegia ha le conoscenze e le capacità per ospitare importanti campionati internazionali. Questi sono eventi che mettono la Norvegia e gli sport norvegesi in risalto e rappresentano un’inestimabile fonte di ispirazione per gli eroi dello sport di domani"
Kjøll ha quindi spiegato: "Penso che sia del tutto possibile organizzare un’Olimpiade e una Paralimpiade in Norvegia in questi termini. Inoltre, è assolutamente necessario creare queste premesse".
Tuttavia,mala tempora currunte, in virtù di ciò, è meglio rinviare qualsivoglia discorso relativo ai Giochi in Norvegia: "Siamo stati messi a dura prova negli ultimi anni. Abbiamo affrontato momenti duri, che ci hanno fatto rivedere le nostre priorità. Nello sport norvegese abbiamo dovuto compiere sforzi per superare la pandemia e le successive crisi legate alla guerra in Ucraina. Le famiglie, le imprese e le squadre sportive norvegesi stanno attualmente registrando una crescita dei costi molto impegnativa".
Proprio per questo motivo, Berit Kjøll ha concluso il suo intervento dicendo che "dobbiamo dare priorità ai segnali che mandiamo al Parlamento e al governo. Allo stesso tempo, il lavoro svolto non viene sprecato: ora sappiamo quali premesse lo sport norvegese sta ponendo per organizzare in futuro Olimpiadi e Paralimpiadi e siamo consapevoli di quali nuove opportunità si nascondano nel nuovo approccio del CIO ai premi e ai futuri concetti olimpici e paralimpici".
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