Petter Northug, una delle stelle del passato e del presente dello sci di fondo internazionale (oggi gareggia nel circuito Ski Classics con il team che porta il suo nome, ndr), ha evidenziato come, a suo avviso, la Coppa del Mondo sia in pericolo.
L’ha fatto attraverso le colonne di Langrenn.com e le sue parole sono state riprese da "Ski Nordique": "C’era molta più competizione quando sciavo io – ha esordito il norge –. All’epoca la Coppa era interessante e numerose nazioni disponevano di atleti in grado di vincere. Spero che le autorità apportino alcuni cambiamenti per ripristinare l’entusiasmo".
L’ha fatto attraverso le colonne di Langrenn.com e le sue parole sono state riprese da "Ski Nordique": "C’era molta più competizione quando sciavo io – ha esordito il norge –. All’epoca la Coppa era interessante e numerose nazioni disponevano di atleti in grado di vincere. Spero che le autorità apportino alcuni cambiamenti per ripristinare l’entusiasmo".
Successivamente, Northug è entrato maggiormente nel dettaglio, asserendo: "La Coppa del Mondo è in pericolo, è in una brutta spirale e la FIS sta adottando misure discutibili, con l’abbandono della 4×10 km in favore della 4×7,5km. Una scelta assunta per dare possibilità di successo a più nazioni, ma allo stesso tempo stiamo eliminando i formati che hanno fatto la storia del il nostro sport, come la 50 chilometri. Quando inizi ad allontanarti dalle tue radici, è spaventoso".
Il punto, per il fondista, è che "se non riusciremo a ripristinare l’interesse per lo sci di fondo nell’Europa centrale, sarà molto complicato immaginare un futuro roseo. I norvegesi occupano sempre i primi posti in classifica, almeno tra gli uomini: questo uccide l’interesse verso la disciplina".
Il punto, per il fondista, è che "se non riusciremo a ripristinare l’interesse per lo sci di fondo nell’Europa centrale, sarà molto complicato immaginare un futuro roseo. I norvegesi occupano sempre i primi posti in classifica, almeno tra gli uomini: questo uccide l’interesse verso la disciplina".