Julia Kern, fondista della Nazionale A degli Stati Uniti d’America, è reduce da una stagione contrassegnata da grandi soddisfazioni, anche a livello istituzionale: la sciatrice è infatti rappresentante degli atleti presso la FIS congiuntamente al britannico James Clugnet.
Un ruolo di cui ha parlato sulle colonne di "Faster Skier", spiegando che il suo ruolo è quello di fare da portavoce dei suoi "colleghi" e di effettuare sondaggi tra di loro alla fine dell’inverno per raccogliere il loro consenso generale e presentare i risultati alla Federazione. Quest’anno, gli argomenti principali di discussione sono stati la programmazione e le distanze di gara in vista di Mondiali e Olimpiadi 2026.
"Tutti concordano sul fatto che Holmenkollen non possa essere in calendario appena sei giorni dopo l’ultima 50 km dei Mondiali – ha asserito la statunitense, classe 1997 –. Tuttavia, il biathlon ha le date di Holmenkollen prenotate tre anni prima e quello è un fine settimana nordico, che prevede salto con gli sci e combinata nordica… Una volta che inizi ad ascoltare queste conversazioni, ti si aprono gli occhi".
Per quanto riguarda lo skiathlon "abbiamo spinto affinché gli eventi si tengano almeno una volta in stagione. Penso che vedremo molte più gare di questo tipo. Durante il Tour de Ski si assisterà a qualcuna di esse".
La questione fluoro, invece "va accettata, sarà una modifica per tutti. È vietato, tutti si dovranno adeguare. Potrebbero esserci alcuni dettagli da approfondire e comprendere, per questo avremo un incontro con gli atleti a giugno sulla tematica".
Il primo raduno degli USA a Bend costituisce un approccio ideale alla nuova stagione: "Ci si diverte, si lavora sulla tecnica dello sci e nel pomeriggio si esce a fare un giro in bicicletta – ha raccontato Julia Kern a ‘Faster Skier’ –. Ci incontriamo con il nostro personal trainer, sosteniamo test di forza e lavoriamo con il nostro allenatore per costruire il programma per l’anno. Facciamo sedute anche con il nostro psicologo dello sport".
La questione fluoro, invece "va accettata, sarà una modifica per tutti. È vietato, tutti si dovranno adeguare. Potrebbero esserci alcuni dettagli da approfondire e comprendere, per questo avremo un incontro con gli atleti a giugno sulla tematica".
Il primo raduno degli USA a Bend costituisce un approccio ideale alla nuova stagione: "Ci si diverte, si lavora sulla tecnica dello sci e nel pomeriggio si esce a fare un giro in bicicletta – ha raccontato Julia Kern a ‘Faster Skier’ –. Ci incontriamo con il nostro personal trainer, sosteniamo test di forza e lavoriamo con il nostro allenatore per costruire il programma per l’anno. Facciamo sedute anche con il nostro psicologo dello sport".
L’americana punta a migliorare tanto nelle gare sprint, quanto sulle distanze: "Ci sono sempre cose che voglio cambiare, allenamenti specifici che mi piacerebbe sperimentare e che non ho mai svolto in passato. Quest’estate ad esempio andrò in Nuova Zelanda per trascorrere un po’ di tempo sulla neve e lì avrò alcuni obiettivi specifici da raggiungere".
Intanto, Kern sogna già la tappa di Coppa del Mondo di Minneapolis: "Sono anni che ci pensiamo! Sarà sicuramente il momento clou del calendario di quest’anno, soprattutto considerando che non ci sono Mondiali e Olimpiadi. Siamo tutti davvero entusiasti per questo".
Un altro punto di forza degli Stati Uniti d’America potrebbe presto essere la staffetta: "Le staffette a squadre sono un traguardo che inseguiamo da lungo tempo e crediamo sia possibile – ha spiegato l’atleta –. Si tratta solo di mettere insieme tutti i pezzi. È qualcosa che mi motiva durante l’allenamento".