Karl-Erik Nilsson, nuovo presidente della Confederazione sportiva svedese (RF), ha preso il timone in mano nell’ambito dello studio preliminare per le Olimpiadi e le Paralimpiadi 2030. Insieme, il Comitato olimpico e il Comitato paralimpico svedesi e la RF intravedono grandi opportunità all’orizzonte per coinvolgere un maggior numero di persone nello sport grazie ai Giochi.
"Farò del mio meglio per ospitare in Svezia le Olimpiadi e Paralimpiadi nel 2030, se le condizioni saranno favorevoli – ha dichiarato Nilsson sul sito ufficiale del sodalizio –. Con ulteriori investimenti, la kermesse a cinque cerchi può farci diventare più attivi nell’ambito dell’intero movimento sportivo".
"Farò del mio meglio per ospitare in Svezia le Olimpiadi e Paralimpiadi nel 2030, se le condizioni saranno favorevoli – ha dichiarato Nilsson sul sito ufficiale del sodalizio –. Con ulteriori investimenti, la kermesse a cinque cerchi può farci diventare più attivi nell’ambito dell’intero movimento sportivo".
Affermazioni alle quali hanno fatto eco quelle di Hans von Uthmann, presidente del Comitato olimpico svedese: "È molto positivo che Karl-Erik stia continuando l’ottimo lavoro fin qui effettuato per ciò che concerne lo studio di fattibilità per le Olimpiadi e le Paralimpiadi del 2030", ha asserito.
Studio di fattibilità che – sottolineiamo per completezza d’informazione – è stato avviato in primavera e dovrebbe trovare la sua naturale conclusione entro la fine del mese di giugno. "Le Olimpiadi e le Paralimpiadi 2030 porterebbero un enorme sviluppo e senso di comunità, tanto nello sport, quanto nella società – ha chiarito Åsa Llinares Norlin, presidente del Comitato paralimpico svedese –. I Giochi in Svezia possono rafforzare lo sviluppo di una società democratica e inclusiva, accessibile a tutti".
Studio di fattibilità che – sottolineiamo per completezza d’informazione – è stato avviato in primavera e dovrebbe trovare la sua naturale conclusione entro la fine del mese di giugno. "Le Olimpiadi e le Paralimpiadi 2030 porterebbero un enorme sviluppo e senso di comunità, tanto nello sport, quanto nella società – ha chiarito Åsa Llinares Norlin, presidente del Comitato paralimpico svedese –. I Giochi in Svezia possono rafforzare lo sviluppo di una società democratica e inclusiva, accessibile a tutti".
Peraltro, il sopra menzionato von Uthmann ha aggiunto che le Olimpiadi e le Paralimpiadi invernali genererebbero in Svezia grandi benefici anche per le discipline sportive praticate a livello agonistico: "Un buon esempio di ciò giunge dalla Norvegia – ha precisato –. Alle Olimpiadi di Calgary nel 1988 vinse zero ori, a Lillehammer 1994 la musica cominciò a cambiare. Nelle ultime due edizioni dei Giochi, i norvegesi hanno conquistato la vetta del medagliere".
