Lavorare in una vetreria e avere successo nello sci di fondo: un binomio possibile? Sì, almeno per Evgeniy Tsepkov, 35enne di nazionalità russa la cui storia personale è la perfetta summa di come la passione per lo sport possa consentire di andare oltre l’umana fatica e generare nuove energie per affrontare la quotidianità.
Nel palmarès di Tsepkov figurano numerose granfondo conquistate in landa sovietica, ma non solo: ha vinto più volte la Russian Roller Ski Cup, a dimostrazione di come non soltanto la neve, ma anche gli sci con le rotelle si addicano alle sue capacità.
In un’intervista rilasciata a "SPINE", il diretto interessato ha raccontato la sua storia: "Lavoro nello fabbrica Lit di Pereslavl-Zalessky, la mia città natale, sita nella regione di Yaroslavl, dal 2009. La mia storia nello sport è iniziata frequentando una scuola sportiva per bambini. Il mio primo allenatore è stato Valentin Nikolaevich Alekseev: ho studiato con lui dai 7 ai 17 anni. Poi, per altri 2 anni il mio mentore è stato Vyacheslav Alexandrovich Nosenkov, che mi ha dato slancio già nello sci per adulti. A 21 anni mi sono arruolato nell’esercito e ho ‘saltato’ un anno. Poi sono tornato, ho trovato lavoro in fabbrica, e ho ripreso con lo sci di fondo".
Nel palmarès di Tsepkov figurano numerose granfondo conquistate in landa sovietica, ma non solo: ha vinto più volte la Russian Roller Ski Cup, a dimostrazione di come non soltanto la neve, ma anche gli sci con le rotelle si addicano alle sue capacità.
In un’intervista rilasciata a "SPINE", il diretto interessato ha raccontato la sua storia: "Lavoro nello fabbrica Lit di Pereslavl-Zalessky, la mia città natale, sita nella regione di Yaroslavl, dal 2009. La mia storia nello sport è iniziata frequentando una scuola sportiva per bambini. Il mio primo allenatore è stato Valentin Nikolaevich Alekseev: ho studiato con lui dai 7 ai 17 anni. Poi, per altri 2 anni il mio mentore è stato Vyacheslav Alexandrovich Nosenkov, che mi ha dato slancio già nello sci per adulti. A 21 anni mi sono arruolato nell’esercito e ho ‘saltato’ un anno. Poi sono tornato, ho trovato lavoro in fabbrica, e ho ripreso con lo sci di fondo".
Conciliare i vari impegni con la disciplina sportiva da lui praticata è possibile grazie alla suddivisione del suo lavoro in turni: "A seconda della fascia oraria che devo coprire, posso decidere se allenarmi prima o dopo di essa. Finché fuori c’è luce, è molto comodo!".
Due anni fa, però, Evgeniy Tsepkov è rimasto vittima di un serio incidente sul lavoro: "In fabbrica mi sono lesionato il tendine del braccio con il vetro. Ho dovuto sottopormi a circa 5 operazioni per ripristinare l’area danneggiata e recuperare l’uso del braccio nella sua totalità. Tuttavia, le conseguenze dello sfortunato infortunio si fanno ancora sentire, ma ammetto che anche con la mano ingessata ho continuato ad allenarmi e non ho pensato di fermarmi!".
Gli obiettivi del russo sono ben chiari nella sua mente: migliorarsi, andare oltre i suoi primati, scalare classifiche e podi. "In estate voglio conquistare almeno una vittoria nel campionato russo e vincere la Coppa di Russia – ha asserito –. Ad oggi ne ho già 3 o 4, non ricordo esattamente. A causa dell’infortunio ho perso quasi due stagioni e ora voglio recuperare! Invece, in inverno desidero vincere il maggior numero possibile di granfondo".
La sua distanza preferita è la 50 chilometri in tecnica classica e il segreto dei suoi successi è "restare il più possibile concentrati sulla gara. Penso a come correre al meglio, a dove rallentare e a dove, al contrario, accelerare". La sua famiglia "è appassionata di sci, proprio come me. Anche mia moglie è stata una sciatrice in passato. Adesso segue tutte le mie gare più importanti, mi sostiene. Spesso si uniscono anche le nostre figlie. Secondo me il supporto dei propri cari è un aspetto fondamentale in ogni percorso! A volte nei fine settimana andiamo a sciare con tutti insieme".
Infine, a chi si avvicina allo sci nordico per la prima volta o sogna di intraprendere un percorso analogo a quello di Evgeniy Tsepkov, quest’ultimo ha un unico consiglio da dare: "Serve soltanto pazienza. Come si suol dire, l’arte del saper aspettare e il duro lavoro daranno i loro frutti".