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Olimpiadi Milano Cortina 2026, chiesti altri finanziamenti. Merlo (sindaco Pragelato): “Rivedere scelte, in Piemonte gli impianti ci sono già…”

Una nota stampa congiunta sulle Olimpiadi Milano Cortina 2026 per ribadire come – alla luce della richiesta di ulteriori finanziamenti per sostenere l’organizzazione dei Giochi – si potrebbe forse pensare di rivedere alcune scelte in termini di impianti di gara, volgendo lo sguardo a quelli costruiti in Piemonte per Torino 2006.
La pensano così Maurizio Beria, presidente Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea, Mauro Meneguzzi, sindaco di Sauze D’Oulx, e Giorgio Merlo, sindaco di Pragelato e consigliere Anci. Riportiamo di seguito le loro parole.
"Quindi le Olimpiadi di Milano Cortina 2026 non saranno a ‘costo zero’. È di questi giorni, infatti, la notizia che si dovranno stanziare altre risorse pubbliche per le prossime Olimpiadi a causa del massiccio aumento delle materie prime, dell’energia e anche dell’inflazione. E, di conseguenza, si è costretti a rivedere al rialzo il costo complessivo dell’intero pacchetto olimpico. In sintesi, serviranno 180 milioni di euro in più rispetto agli altri oltre 2 miliardi e mezzo già destinati, e giustamente, ai Giochi invernali del 2026 dal Governo Draghi e dal Governo Meloni.
Ora, al di là del rigoroso rispetto cronologico per la costruzione delle molte opere previste e la richiesta di un altro maxifinanziamento, poiché le imprese e le istituzioni lamentano un severo incremento dei costi, è indubbio che se ci fosse stata una scelta politica maggiormente attenta ai costi e alla presenza degli impianti già utilizzati in Piemonte per l’evento olimpico di Torino 2006, forse non ci troveremmo oggi di fronte a questa situazione.
Comunque sia, oltre ad avere la garanzia, purtroppo, che le Olimpiadi del 2026 non saranno ‘a costo zero’, coltiviamo ancora la speranza che la dispersione dei fondi pubblici per la celebrazione di un pur importante evento sportivo con grande impatto mediatico non possa e non debba essere la strada prioritaria. Una scelta che, adesso, quasi si impone, anche di fronte alle emergenze drammatiche a cui, purtroppo, stiamo assistendo in questi ultimi giorni".
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