Andrey Padin, allenatore della Nazionale russa di biathlon, ritiene che il passaggio degli atleti dallo sci di fondo alla carabina sia fonte di grandi benefici per la sua squadra, che – al femminile – nella stagione 2023/2024 potrà contare su Irina Kazakevich, Tamara Derbusheva, Anastasia Shevchenko, Natalia Shevchenko, Anastasia Batmanova, Yulia Scheller, Kira Dyuzheva e Anna Grukhvina.
Le tre novità sono rappresentate dall’ex fondista Grukhvina e dalle junior Sheller e Dyuzheva, sulle quali Padin, ai microfoni di Metaratings.ru, ha detto: "Valutare il loro potenziale oggi è difficile. Per prima cosa devi studiare a fondo l’atleta, scoprire i suoi limiti e cercare di abbatterli. Questo verrà alla luce nel corso della preparazione. Ci baseremo anche sui nostri test, che si svolgeranno a Mosca a giugno".
Il primo raduno sarà finalizzato al ripristino delle capacità e "alla preparazione per le fasi successive dell’estate. Abbiamo avuto tre giorni di allenamento, quindi è troppo presto per parlare degli obiettivi degli atleti appena arrivati. Conosciamo solo superficialmente i loro punti deboli".
Intanto, la transizione dal fondo al biathlon, a giudizio di Padin, è "una buona direzione. Comprendiamo tutti che attualmente il livello del biathlon femminile in Russia non sia troppo alto. Perché, dunque, non rafforzarlo con l’ingresso di atlete provenienti dallo sci di fondo con potenzialità nel tiro?".