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Biathlon , Sci di fondo

Problemi di budget, la Federazione Francese di Sci rinvia l’annuncio dei gruppi federali: “Siamo preoccupati per l’intero sistema”

La Federazione Francese di Sci avrebbe dovuto annunciare oggi le squadre nazionali per la stagione 2023/24, ma tutto verrà rinviato. Ad annunciarlo è stato Fabien Saguez, presidente della FFS, ora in Croazia al meeting FIS, in un’intervista rilasciata a Ski Chrono. Una comunicazione rinviata a causa di difficoltà di bilancio dell’istituzione con sede ad Annecy.
«Non siamo riusciti ad ottenere un budget con il nostro programma sportivo programmato per la stagione – ha affermato Saguezvoglio iniziare con un deficit. Su un budget di 11 milioni di euro mancano ancora tra i 300 e i 500.000 euro. Per i gruppi federali abbiamo ancora bisogno di qualche settimana. Siamo in un contesto estremamente inflazionistico per il 2022-2023. Alcuni costi sono saliti alle stelle, alcune voci di spesa sono aumentate di due volte e mezzo. La situazione è molto complicata. Abbiamo anche un leggero calo delle entrate, in particolare con eventi che non si svolgeranno nel 2023/24, come la Coppa del mondo di biathlon a Le Grand-Bornand. C’è anche un grande aumento nel numero di gare, tranne che nel biathlon. Di conseguenza, i costi di viaggio sono aumentati. Nell’alpino, sul calendario provvisorio 2023-2024, siamo a 45 gare tra uomini e donne. E non possiamo rischiare perché non abbiamo previsioni per le stagioni 2024-2025 e 2026». 
La FFS cercherà ora di risolvere la situazione, almeno nell’immediato: «A breve termine, faremo di tutto per mettere in atto nel miglior modo possibile il progetto che abbiamo per quest’anno. Continueremo le nostre discussioni con l’ANS (Agenzia Nazionale dello Sport) per il finanziamento del PPF (Federal Performance Project). Le discussioni si svolgono in due o tre fasi e siamo in dirittura d’arrivo. Lavoreremo sulle modalità per trovare sponsorizzazioni con fondi di dotazione o fondazioni. Stiamo anche studiando sistemi fiscali che funzionano in alcune federazioni europee. Ci sono anche modi per risparmiare denaro. Dobbiamo adattare adeguatamente il progetto sportivo di conseguenza».
Come già annunciato da settimane, la Francia non avrà gruppi giovanili: «Non rimuoveremo questo livello. I migliori juniores saranno inseriti nel gruppo B come già avvenuto. Solo l’Austria e soprattutto la Svizzera hanno i mezzi per avere sistemi efficienti per questa fascia di età. Ma se non fossimo a corto di soldi, non ne parleremmo adesso»
Saguez ha quindi ammesso di essere preoccupato non soltanto per il budget federale: «Sono principalmente preoccupato per l’intero sistema. Le difficoltà che incontriamo in federazione, le conoscono bene anche nei comitati regionali e nella maggior parte dei club. Non abbiamo preoccupazioni economiche ma risorse che devono aumentare. Le nostre partnership ammontano a circa 6 milioni di euro. Quando conosci il contesto, è una buona cosa, anche se ovviamente puoi sempre migliorare e trovare nuove soluzioni. Siamo di fronte a questa difficoltà e la affronteremo insieme, tutti i protagonisti della montagna».
Il presidente della FFS ha assunto questo ruolo soltanto da poco più di un anno e ha ammesso che non si sarebbe aspettato di trovarsi in questa situazione: «Non me lo aspettavo, perché era ancora difficile prevedere la guerra in Ucraina (iniziata nel febbraio 2022) e le sue conseguenze, la crisi energetica e questa inflazione. Abbiamo sempre messo tutto in atto per garantire che i nostri team funzionassero bene. Se la Federazione è in difficoltà finanziare? No non lo è. E, in ogni caso, faccio di tutto perché non lo sia». 

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