Anders Besseberg si è chiuso in silenzio nella sua casa a Vestfossen, in Norvegia, dopo le gravi accuse di corruzione per favorire gli atleti russi e insabbiare alcuni riscontri in materia di doping. Si sente accerchiato, anche da quelli che riteneva al suo fianco, e parla solo con il suo avvocato Christian B. Hjort. Il quale ha riportato alcune reazioni dell’ex presidente del biathlon mondiale ai microfoni di VG.
«Si presume che debba essersi lasciato corrompere in un modo che ha influenzato le sue azioni come presidente dell’Ibu in favore della Russia. Non ci sono basi per tali accuse. Anche Økokrim (l’autorità nazionale norvegese per le indagini e il perseguimento dei crimini economici e ambientali, nda) non ha proceduto con loro. Il consiglio sotto Besseberg ha lavorato in modo efficiente e in linea con le normative in tutte le questioni relative al doping. Per Besseberg, queste accuse sono molto più gravi delle accuse sui doni ricevuti: è chiaro come questa vicenda sia un peso per la sua privacy. Ma allo stesso tempo, non vede l’ora di presentare alla corte la sua opinione sul caso». Besseberg è stato infatti formalmente imputato di corruzione e dovrà presentarsi al tribunale distrettuale di Buskerud, si prevede in autunno. Secondo l’accusa, il norvegese ha accettato regali come orologi, auto e prestazioni sessuali da parte di prostitute pagate dai russi. Cosa emersa anche nel famoso "rapporto Besseberg" risalente al 2021 e condotto dall’Erc – Commissione esterna istituita dall’Ibu.
«Si presume che debba essersi lasciato corrompere in un modo che ha influenzato le sue azioni come presidente dell’Ibu in favore della Russia. Non ci sono basi per tali accuse. Anche Økokrim (l’autorità nazionale norvegese per le indagini e il perseguimento dei crimini economici e ambientali, nda) non ha proceduto con loro. Il consiglio sotto Besseberg ha lavorato in modo efficiente e in linea con le normative in tutte le questioni relative al doping. Per Besseberg, queste accuse sono molto più gravi delle accuse sui doni ricevuti: è chiaro come questa vicenda sia un peso per la sua privacy. Ma allo stesso tempo, non vede l’ora di presentare alla corte la sua opinione sul caso». Besseberg è stato infatti formalmente imputato di corruzione e dovrà presentarsi al tribunale distrettuale di Buskerud, si prevede in autunno. Secondo l’accusa, il norvegese ha accettato regali come orologi, auto e prestazioni sessuali da parte di prostitute pagate dai russi. Cosa emersa anche nel famoso "rapporto Besseberg" risalente al 2021 e condotto dall’Erc – Commissione esterna istituita dall’Ibu.
«Il mio cliente si sente vittima di pregiudizio», ha continuato l’avvocato. «Non si riconosce nell’immagine che si è creata e fa fatica ad accettare che i rapporti nascano dopo tanti anni, dove molti hanno partecipato alle decisioni. È vero, era il presidente, ma anche i membri del consiglio partecipavano alle decisioni. È un’accusa infamante: Besseberg nega di aver accettato servizi da prostitute russe (nel rapporto aveva invece confessato dei contatti e di essere consapevole che fossero pagate dai russi, nda). Pensa che sia terribile avere accuse così forti contro di lui e trova completamente impossibile gestirle nei media. Cosa si rimprovera Besseberg? Magari ci sono eventi o episodi che andavano gestiti diversamente. Probabilmente lo spiegherà anche in tribunale».
Su Besseberg hanno messo gli occhi sia la giustizia penale che quella sportiva. Il norvegese rischia di essere radiato dallo sport se si andrà al Tribunale arbitrale internazionale dello sport di Losanna, ma Hjort ha messo in dubbio questo scenario: «Un’associazione (l’Ibu, nda) può cacciare una persona che non è più membro? E poi, questo rapporto Besseberg mi pare piuttosto inappropriato, per usare un eufemismo, e condotto in modo non indipendente».