Dopo la gravidanza e la nascita della piccola Côme, Justine Braisaz-Bouchet è tornata nella squadra francese. Tuttavia, non parteciperà alle sessioni di allenamento prima della fine di luglio, sia per stare il più possibile con sua figlia – venuta al mondo il 3 febbraio – sia per recuperare il 100% della condizione atletica. A rivelarlo è stato l’allenatore della squadra femminile di biathlon Cyril Burdet, che dovrà stabilire insieme al direttore delle squadre francesi di biathlon Stéphane Bouthiaux se e quando l’olimpionica di Pechino sarà pronta a tornare in Coppa del Mondo.
«Per il momento è ancora nella fase di recupero post gravidanza, che sta affrontando con il suo fisioterapista. La seconda fase inizierà presto ed è già stata impostata: si tratta del periodo di riatletizzazione costruito con il nostro preparatore fisico», questo il suo commento a Nordic Magazine. «Ci daremo il tempo di fare le cose per bene, in modo che sia pronta ad affrontare un allenamento di alto livello. Siamo tutti d’accordo che ci vorrà tutto il tempo necessario».
«Per il momento è ancora nella fase di recupero post gravidanza, che sta affrontando con il suo fisioterapista. La seconda fase inizierà presto ed è già stata impostata: si tratta del periodo di riatletizzazione costruito con il nostro preparatore fisico», questo il suo commento a Nordic Magazine. «Ci daremo il tempo di fare le cose per bene, in modo che sia pronta ad affrontare un allenamento di alto livello. Siamo tutti d’accordo che ci vorrà tutto il tempo necessario».
«Prima della fine di luglio, le porte della nazionale per lei saranno comunque aperte, ma la priorità sarà quella di gestire l’allattamento di sua figlia. Affronterà quindi un piano di recupero molto personale: è un anno di transizione per lei, e tornerà in Coppa del Mondo solo quando sarà pronta e avrà buone prestazioni», ha proseguito Burdet, abbastanza scettico sull’ipotesi di rivedere Braisaz-Bouchet nel massimo circuito già il 25 novembre a Östersund. «Non le sto facendo alcuna pressione e preferisco che ci prendiamo il nostro tempo piuttosto che cercare di anticipare i tempi, quando non c’è nessuna urgenza. Il suo potenziale non è svanito per questo anno sabbatico. Ci confronteremo in allenamento o durante le competizioni autunnali e alla fine giudicheremo se sia adatta o meno a essere schierata in Coppa del Mondo».