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Biathlon – Caso Besseberg, ora le autorità norvegesi coinvolgono anche Infront

Nei giorni scorsi Anders Besseberg è stato formalmente imputato di grave corruzione in Norvegia e dovrà dunque presentarsi al tribunale distrettuale di Buskerud, si prevede in autunno. L’ex presidente dell’Ibu è accusato di aver intascato tangenti, ricevuto favori sessuali e regali vari in cambio dell’insabbiamento del doping russo.
Ora sembra coinvolta anche Infront, leader mondiale del marketing sportivo, il cui presidente e amministratore delegato è Philippe Blatter, nipote di Sepp – ex presidente della FIFA (il massimo organismo mondiale del calcio), a sua volta bandito dal calcio e accusato di frode e corruzione, ma assolto la scorsa estate.
Secondo quanto riporta Økokrim, l’autorità nazionale norvegese per l’investigazione e la persecuzione dei crimini economici e ambientali, «si potrebbe dimostrare che Infront è una delle aziende che ha finanziato parte delle tangenti. È nella natura della corruzione che possano nascere legami nascosti tra funzionari governativi e persone con interessi diversi. Ma Infront non fa parte della nostra indagine. Durante i negoziati principali, tuttavia, entreremo più in dettaglio su come vengono organizzate queste tangenti e su chi le ha agevolate». Le parole sono di Marianne Djupesland, primo procuratore di stato di Økokrim, alla testata VG.
Infront, il cui coinvolgimento potenziale è tutto ancora da dimostrare, è accusata in Norvegia di aver pagato a Besseberg viaggi di caccia e una BMW X5. L’ex presidente dell’Ibu continua a negare, mentre l’azienda ha commentato in una nota: «Come parte dell’accordo contrattuale con l’Ibu, e sulla base della richiesta di BMW in qualità di sponsor automobilistico dell’Ibu, Infront ha fornito all’Ibu una flotta di BMW che includeva un’auto per il suo presidente. L’accordo è sempre stato completamente noto all’Ibu ed è anche in linea con la pratica accettata nel settore». L’azienda, inoltre, ha precisato di non essere a conoscenza che la società APF Marketing Services, successivamente acquistata da Infront, avrebbe facilitato battute di caccia esclusive a cui Besseberg ha partecipato: «Il fatto che questo faccia parte dell’accusa contro Besseberg è una novità per Infront, e abbiamo avviato un’indagine condotta da avvocati esterni».
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