Tra le novità che saranno discusse nel meeting di Dubrovnik del Comitato FIS di combinata nordica del 5 maggio e successivamente il Consiglio della FIS di fine mese ci sarà anche il format "Individual Compact". Un tipo di gara che – secondo gli scettici – andrebbe a favorire troppo i fondisti, che anche con prestazioni mediocri al trampolino avrebbero modo di recuperare sugli sci. Questo perché i distacchi all’inizio dell’inseguimento andrebbero a generarsi non con il metodo Gundersen bensì in automatico: il primo ha 6" sul secondo, 12" sul terzo, 18" sul quarto e così via.
L’allungamento dell’inseguimento delle prove di sci di fondo (dai 5 km per le donne e 10 km per gli uomini attuali, si potrebbe passare rispettivamente a 7,5 e 12,5) corroborerebbe la tendenza a favorire i fondisti. Il direttore di gara della combinata nordica Lasse Ottesen ha chiarito le logiche dietro questo cambio – potenziale – di rotta: «Prima di tutto, ovviamente, vogliamo rinnovarci. Negli ultimi tre o quattro anni, gli atleti della combinata si sono sviluppati molto. Il tempo medio sullo sci di fondo è inoltre diminuito di oltre un minuto. Insomma, si salta meglio e si scia più velocemente. Dobbiamo stare al passo con i tempi e questo è uno dei motivi per cui discutiamo di nuovi format», queste le parole del norvegese a NRK.
Ottesen poi ha negato di volere questi cambiamenti solo per cercare di fermare il dominio di Jarl Magnus Riiber, che – quando c’è stato – ha dimostrato di essere su un altro livello rispetto alla concorrenza: «Non cambiamo i format in base agli atleti che abbiamo o ai punti di forza delle diverse nazioni. Naturalmente, speriamo che le gare siano un po’ più entusiasmanti di un Riiber che se ne va da solo. Ma non dobbiamo punirlo solo perché è più forte degli altri».
Ottesen poi ha negato di volere questi cambiamenti solo per cercare di fermare il dominio di Jarl Magnus Riiber, che – quando c’è stato – ha dimostrato di essere su un altro livello rispetto alla concorrenza: «Non cambiamo i format in base agli atleti che abbiamo o ai punti di forza delle diverse nazioni. Naturalmente, speriamo che le gare siano un po’ più entusiasmanti di un Riiber che se ne va da solo. Ma non dobbiamo punirlo solo perché è più forte degli altri».
