Dopo la gravidanza e la nascita della piccola Côme, Justine Braisaz-Bouchet è pronta a tornare in attività. L’olimpionica nella mass start di Pechino 2022 ha saltato l’intera stagione agonistica 2022-23 per dedicarsi alla sua primogenita, nata il 3 febbraio.
Questo non vuole assolutamente dire che Braisaz-Bouchet si sia seduta per nove mesi. Anzi, sul lato atletico è già molto in forma, come dimostrano alcuni scatti e video che la classe 1996 ha condiviso su Instagram: «Durante la gravidanza mi sono comunque allenata, in modo da anticipare il ritorno alle gare. Per me era importante muovermi e uscire il più possibile, anche perché è difficile passare da un giorno all’altro da iperattiva a iper-sedentaria. Ho corso e camminato in montagna, e per quanto riguarda il tiro ho smesso di sparare a terra dopo quattro mesi, per ovvi motivi. In piedi, invece, ho potuto continuare per tutta la gravidanza. Anche con il pancione, non ho avuto problemi. Ho sempre avuto in testa il rientro alle gare: mi mancava il biathlon ma ero anche molto contenta di fare la mamma», queste le sue parole in una lunga intervista a Nordic Magazine.
Questo non vuole assolutamente dire che Braisaz-Bouchet si sia seduta per nove mesi. Anzi, sul lato atletico è già molto in forma, come dimostrano alcuni scatti e video che la classe 1996 ha condiviso su Instagram: «Durante la gravidanza mi sono comunque allenata, in modo da anticipare il ritorno alle gare. Per me era importante muovermi e uscire il più possibile, anche perché è difficile passare da un giorno all’altro da iperattiva a iper-sedentaria. Ho corso e camminato in montagna, e per quanto riguarda il tiro ho smesso di sparare a terra dopo quattro mesi, per ovvi motivi. In piedi, invece, ho potuto continuare per tutta la gravidanza. Anche con il pancione, non ho avuto problemi. Ho sempre avuto in testa il rientro alle gare: mi mancava il biathlon ma ero anche molto contenta di fare la mamma», queste le sue parole in una lunga intervista a Nordic Magazine.
Certo, l’obiettivo a breve termine è quello di rimettersi in forma per la prossima Coppa del Mondo. Il richiamo dei cinque cerchi è però troppo grande, anche se siamo lontani tre anni. Si può dire che la difesa del titolo olimpico sia stata sin da subito la motivazione per Braisaz-Bouchet nel tenersi in forma anche durante la gravidanza: «Fin dall’inizio ho avuto in mente l’obiettivo dei Giochi di Milano-Cortina. Ho ancora delle ambizioni. Non ho avuto dubbi, nemmeno dopo l’arrivo di mia figlia. Altre prima di me hanno dimostrato come sia possibile conciliare la vita di atleta di alto livello con quella di madre. Basta organizzarsi, e io voglio davvero coinvolgerla in questo percorso. Conoscendo i ritmi della nazionale, magari potrebbe essere difficile seguire un programma rigoroso in allenamento con una bambina. Dunque in questo primo anno voglio darmi il tempo di rientrare gradualmente nel gruppo. Avrà solo quattro mesi a giugno, sarà ancora molto piccola e voglio passare del tempo con lei. Devo ancora discutere di questo con lo staff».
Braisaz-Bouchet ha descritto infine come si immagina il rientro e come si aspetta di trovare il biathlon dopo i ritiri di protagoniste come Tiril Eckhoff, Marte Olsbu Røiseland, Anaïs Chevalier-Bouchet e Denise Herrmann-Wick: «Non sono preoccupata per il ritorno, mancano ancora nove mesi all’inizio della stagione e sono sicura di quello che devo fare. Durante la preparazione ci saranno tante occasioni per misurarmi con le altre e saprò se sono sulla buona strada o meno. Gli obiettivi? I Mondiali lo saranno. Nella mia carriera, voglio vincere medaglie individuali e di squadra ai Mondiali e ai Giochi Olimpici. Queste sono le mie ambizioni, ma la realizzazione di tutto ciò dipenderà anche dalle mie avversarie. I tanti ritiri? A mio parere, vedremo molto presto nuove leader lasciare il segno nel circuito».
Braisaz-Bouchet ha descritto infine come si immagina il rientro e come si aspetta di trovare il biathlon dopo i ritiri di protagoniste come Tiril Eckhoff, Marte Olsbu Røiseland, Anaïs Chevalier-Bouchet e Denise Herrmann-Wick: «Non sono preoccupata per il ritorno, mancano ancora nove mesi all’inizio della stagione e sono sicura di quello che devo fare. Durante la preparazione ci saranno tante occasioni per misurarmi con le altre e saprò se sono sulla buona strada o meno. Gli obiettivi? I Mondiali lo saranno. Nella mia carriera, voglio vincere medaglie individuali e di squadra ai Mondiali e ai Giochi Olimpici. Queste sono le mie ambizioni, ma la realizzazione di tutto ciò dipenderà anche dalle mie avversarie. I tanti ritiri? A mio parere, vedremo molto presto nuove leader lasciare il segno nel circuito».