«Il rischio è che tra qualche anno ci ritroviamo con tre o quattro atleti di livello mondiale ma senza giovani alle spalle, e nel giro di dieci anni potremmo non avere più nessuno tra le migliori al mondo». Il grido di allarme di Anders Byström ha fatto rumore ed è arrivato fino in Norvegia. Proprio quella Norvegia che il manager della nazionale svedese (e non solo) prende come modello di riferimento per la crescita del movimento nazionale.
Petter Northug, infatti, ha commentato le parole di Byström sulla differenza di "serbatoio" a disposizione di Norvegia e Svezia, con la prima che ha visto in pista praticamente il doppio delle atlete rispetto alla seconda nella 30 km femminile dei campionati nazionali.
«Siamo riusciti a creare un’enorme crescita attorno ai campionati norvegesi, con junior e senior che gareggiano insieme. Capisco che gli altri possano essere spaventati», ha commentato la leggenda dello sci di fondo ai connazionali di TV2. «Probabilmente molti atleti si trovano a un bivio e non osano investire quando non sanno dove si troveranno finanziariamente tra cinque anni. Quando non sei ai massimi livelli, è comprensibile che tu inizi a guardare altrove. È un problema che esiste anche in Norvegia».
Northug ritiene tuttavia che la Svezia abbia tutte le potenzialità per svolgere quel tipo di percorso che la Norvegia ha intrapreso da anni e ha aiutato i Norge a sfornare ancora più atleti di livello mondiale: «È quasi impossibile fare paragoni con la Norvegia in termini di ampiezza, ma la Svezia ha una squadra femminile incredibilmente forte ai massimi livelli, il che dovrebbe facilitare la recluta di giovani. Anche i Mondiali di Falun del 2027 sono una grande opportunità per ampliare la base. Ricordo quanto mi motivassero i Mondiali di Oslo nel 2011. Abbiamo bisogno di sciatori svedesi che sciano veloci».
Petter Northug, infatti, ha commentato le parole di Byström sulla differenza di "serbatoio" a disposizione di Norvegia e Svezia, con la prima che ha visto in pista praticamente il doppio delle atlete rispetto alla seconda nella 30 km femminile dei campionati nazionali.
«Siamo riusciti a creare un’enorme crescita attorno ai campionati norvegesi, con junior e senior che gareggiano insieme. Capisco che gli altri possano essere spaventati», ha commentato la leggenda dello sci di fondo ai connazionali di TV2. «Probabilmente molti atleti si trovano a un bivio e non osano investire quando non sanno dove si troveranno finanziariamente tra cinque anni. Quando non sei ai massimi livelli, è comprensibile che tu inizi a guardare altrove. È un problema che esiste anche in Norvegia».
Northug ritiene tuttavia che la Svezia abbia tutte le potenzialità per svolgere quel tipo di percorso che la Norvegia ha intrapreso da anni e ha aiutato i Norge a sfornare ancora più atleti di livello mondiale: «È quasi impossibile fare paragoni con la Norvegia in termini di ampiezza, ma la Svezia ha una squadra femminile incredibilmente forte ai massimi livelli, il che dovrebbe facilitare la recluta di giovani. Anche i Mondiali di Falun del 2027 sono una grande opportunità per ampliare la base. Ricordo quanto mi motivassero i Mondiali di Oslo nel 2011. Abbiamo bisogno di sciatori svedesi che sciano veloci».
