È trascorso poco meno di un mese da quando lo ski center di Åsarna, in Svezia, è stato letteralmente distrutto da un violento incendio divampato alle 3 del mattino e propagatosi all’intera struttura, che comprendeva anche un ristorante, uno spazio outlet e il museo.
Nell’edificio, costruito su iniziativa delle leggende dello sci di fondo Thomas Wassberg, Torgny Mogren e Jan Ottosson negli anni Ottanta, erano conservati molti premi e preziosi cimeli, divorati dalle fiamme. Momenti di gloria e di storia cancellati in pochi attimi… O forse no.
Nonostante la maggioranza delle persone e dei soccorritori intervenuti in loco per sedare il rogo ritenesse che, ormai, ogni singolo riconoscimento custodito nel museo fosse da considerarsi perduto per sempre, i cugini Lisa ed Emil Svensson – ambedue impiegati presso il centro sciistico – non si sono dati per vinti e hanno deciso di iniziare un’attività di ricerca tra cenere e detriti, non appena la polizia ha dissequestrato l’area.
Nell’edificio, costruito su iniziativa delle leggende dello sci di fondo Thomas Wassberg, Torgny Mogren e Jan Ottosson negli anni Ottanta, erano conservati molti premi e preziosi cimeli, divorati dalle fiamme. Momenti di gloria e di storia cancellati in pochi attimi… O forse no.
Nonostante la maggioranza delle persone e dei soccorritori intervenuti in loco per sedare il rogo ritenesse che, ormai, ogni singolo riconoscimento custodito nel museo fosse da considerarsi perduto per sempre, i cugini Lisa ed Emil Svensson – ambedue impiegati presso il centro sciistico – non si sono dati per vinti e hanno deciso di iniziare un’attività di ricerca tra cenere e detriti, non appena la polizia ha dissequestrato l’area.
Come raccontano i due sulle colonne di "Expressen", la loro perseveranza ha fatto sì che nell’arco di sei o sette ore fossero recuperati all’incirca 70 premi: "All’inizio trovavamo solo cenere, fuliggine e vecchi detriti della copertura – ha dichiarato Lisa Svensson –. Ma abbiamo ritenuto che alcune medaglie potessero essere recuperate e, alla fine, è apparsa la prima. Non avevamo grandi speranze, quindi è assolutamente incredibile che siamo riusciti a trovarne così tante. Ce n’erano più di quante avremmo osato sperare".
E, se i titolari hanno già fatto sapere che lo ski center di Åsarna sarà ricostruito e che i cimeli salvati avranno un posto speciale all’interno della nuova struttura, Emil Svensson ha voluto ringraziare tutti coloro che "ci hanno aiutato in questo lavoro. È stato bello vedere così tante persone impegnarsi per noi. La nostra storia significa molto per tante persone".
L’ex fondista Thomas Wassberg ha esultato alla notizia del recupero delle medaglie e delle coppe: "Oh, ce ne sono così tante – ha affermato ai microfoni di ‘Expressen’-? Questo è molto positivo! Davvero stupendo, queste persone ci hanno messo impegno e sforzo, il loro operato è degno di nota".
Le medaglie olimpiche e mondiali, invece, erano repliche e non hanno resistito all’incendio, ma sarà possibile realizzare nuove riproduzioni.
Anche Torgny Mogren ha festeggiato: "Sono davvero felice. È ammirevole che questi giovani siano riusciti a rovistare tra la cenere e i detriti. Davvero impressionante. Spero che questi ‘tesori’ ritrovati continuino a ispirare i giovani sciatori. Sono ricordi che mostrano solo una piccola parte di ciò che questa fantastica società sportiva ha realizzato. È un posto incredibilmente piccolo, nel quale però sono cresciuti tanti sciatori di talento. La storia di Åsarna IK è unica".