Sci di fondo - 29 marzo 2023, 11:10

Sci di Fondo - Välbe risponde al Cio: "Non abbiamo bisogno delle vostre competizioni"

L'apertura del Cio non soddisfa lo sport russo, che ritiene una discriminazione dover partecipare senza esibire inno, bandiera, simboli nazionali, con gli atleti tenuti a gareggiare solo in forma individuale e neutrale.

Il malcontento parte dai vertici. La presidente della Federazione russa di sci di fondo Elena Välbe, per esempio, ha assunto una dura posizione contro il Comitato olimpico internazionale: «Non voglio nemmeno discuterne!», queste le sue parole riportate dalla testata russa Championnat. «Sono categoricamente contraria allo status neutrale, soprattutto perché ci sono molti altri criteri, tra cui quello di non essere collegati all'esercito russo e di non sostenere la 'Z' (il simbolo divenuto una marca di riconoscimento tra i sostenitori dell'invasione dell'Ucraina, nda). Il Cio sta ancora una volta provando a rimandare tutto alle varie federazioni, ma a quanto pare hanno già inviato loro istruzioni. La mia opinione è che non abbiamo bisogno delle loro competizioni internazionali in queste condizioni».

Da Mosca è arrivata anche la protesta di Stanislav Pozdnyakov, presidente del Comitato olimpico russo, che contesta l'esclusione delle competizioni a squadre: «C'è una discriminazione sulla base del passaporto. Di fatto si rende impossibile la competizione per quasi il 30% degli atleti. Questo approccio è contrario alla Carta Olimpica».

Valerio Barretta