Quando la FIS ha approvato il nuovo sistema di punteggio a partire da questa stagione, era lampante che la chiave per vincere la sfera di cristallo sarebbe stata la costanza. Se al maschile era realmente impossibile fermare questo Johannes Klæbo da record, tra le donne i nuovi punteggi hanno premiato un tipo diverso di atleta.
In autunno pochi avevano pronosticato Tiril Udnes Weng vincitrice della Coppa del Mondo, eppure la norvegese è stata assolutamente la più presente e la più costante: nove podi, tra cui uno ieri nella sprint di Lahti, e sfera di cristallo messa in cassaforte con una gara di anticipo. A questo risultato stenta a credere la stessa Weng: «Penso debba prendermi del tempo per capire cosa sia successo, ma è comunque una bellissima sensazione», queste le sue parole a Viaplay. «Credo che sia stata la batteria peggiore che abbia mai fatto. Non sono mai stato così nervosa, ma sapevo di poter sistemare le cose, e alla fine è stato divertente salire sul podio. La vittoria della Coppa del Mondo non era nemmeno nei miei pensieri più remoti. È irreale, ma anche fantastico, essere qui con la maglia gialla alla fine della stagione».
Weng è stata punzecchiata più volte nel corso della stagione, anche da atlete come Frida Karlsson, per aver sfruttato il nuovo sistema di punteggio. La norvegese ha infatti vinto solo una gara in stagione (la pursuit della Val Müstair nel Tour de Ski), ma anche la costanza e la poliedricità sono qualità da sfruttare. Se c’è un sistema che le premia, è giusto che a giocarsela – e a vincere – siano anche atleti che l’anno scorso avrebbero avuto le vertigini a certe altitudini.
In autunno pochi avevano pronosticato Tiril Udnes Weng vincitrice della Coppa del Mondo, eppure la norvegese è stata assolutamente la più presente e la più costante: nove podi, tra cui uno ieri nella sprint di Lahti, e sfera di cristallo messa in cassaforte con una gara di anticipo. A questo risultato stenta a credere la stessa Weng: «Penso debba prendermi del tempo per capire cosa sia successo, ma è comunque una bellissima sensazione», queste le sue parole a Viaplay. «Credo che sia stata la batteria peggiore che abbia mai fatto. Non sono mai stato così nervosa, ma sapevo di poter sistemare le cose, e alla fine è stato divertente salire sul podio. La vittoria della Coppa del Mondo non era nemmeno nei miei pensieri più remoti. È irreale, ma anche fantastico, essere qui con la maglia gialla alla fine della stagione».
Weng è stata punzecchiata più volte nel corso della stagione, anche da atlete come Frida Karlsson, per aver sfruttato il nuovo sistema di punteggio. La norvegese ha infatti vinto solo una gara in stagione (la pursuit della Val Müstair nel Tour de Ski), ma anche la costanza e la poliedricità sono qualità da sfruttare. Se c’è un sistema che le premia, è giusto che a giocarsela – e a vincere – siano anche atleti che l’anno scorso avrebbero avuto le vertigini a certe altitudini.