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Sci di fondo

Sci di fondo – Gli Stati Uniti accusano la Svezia: “A Tallin gli svedesi avevano fluoro sotto gli sci”

Proprio nei giorni in cui la FIS ha ufficializzato che nella prossima stagione bisognerà gareggiare con sci privi di fluoro, arrivata dopo la sprint a skating di Tallin, quando tutti i team hanno dovuto preparare gli sci nello stesso capannone, privandoli di fluoro e utilizzando i prodotti consegnati da Swix, in una sorta di monopolio che sicuramente danneggia le altre aziende, scoppia una polemica che sembra anticipare ciò che potrebbe accadere nei prossimi anni.

Ad attaccare è stato Eli Brown, skiman della nazionale statunitense di sci di fondo, che aveva il proprio banchetto proprio al fianco della Svezia. Il tecnico statunitense lo ha fatto attraverso il media svedese Expressen: «Gli sci degli svedesi erano pieni di fluoro – ha tuonato Brown – li hanno appena spazzolati, senza sembrare nemmeno troppo preoccupati. Tutti sapevano che se non togli tutto il fluoro dagli sci, rimane e ovviamente fa la differenza. Ero molto turbato».

Brown ha anche raccontato di aver contattato un ispettore della FIS, che non sapeva però cosa fare nella situazione: «Non va bene che una nazione importante come la Svezia, tra le più potenti, una squadra a cui tutti guardiamo con ammirazione, si comporti in questo modo. Dobbiamo lavorare insieme anziché cercare di ingannare il sistema. Dobbiamo essere onesti gli uni con gli altri, con i nostri dipendenti e con l’azienda».

Il responsabile dei materiali della Svezia, Petter Myhlback ha respinto le accuse con decisione: «Non avevamo nulla di illegale sotto gli sci. Abbiamo seguito al 110% il protocollo applicato a Tallin e tutto è stato monitorato dalla FIS. Sono molto sorpreso che altri team vadano in giro a guardare cosa abbiamo sotto gli sci. Non lo facciamo ad altre nazioni. La situazione è questa: finchè non ci saranno apparecchiature di prova completamente funzionanti per poter vietare di utilizzare i prodotti fluorurati, ci sarà sempre sfiducia reciproca. Abbiamo bisogno di apparecchiature di prova su cui possiamo fare affidamento al cento per cento».

Il responsabile norvegese Stein Olav Snesrud ha affermato di aver sentito le lamentele statunitensi (da quanto a nostra conoscenza, gli statunitensi ne hanno parlato con diversi team, ndr), ma ha anche ammesso di non sapere cosa avessero gli svedesi sotto gli sci.

Una cosa è certa. Questa polemica dimostra che dal prossimo anno, anche con lo strumento di controllo presente, certe polemiche saranno all’ordine del giorno.

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