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Olimpiadi 2030 – La Svezia lavora alla candidatura: riscatto dopo la beffa Milano Cortina 2026?

La Svezia ci riprova. Le Olimpiadi e le Paralimpiadi invernali 2030 sono finite nel mirino del Comitato olimpico locale, il quale ha avviato "uno studio preliminare" per analizzare la fattibilità dell’organizzazione della kermesse. Il presidente ad interim del comitato, Anders Larsson, ha spiegato che il Paese scandinavo possiede già tutti gli impianti necessari per ospitare le competizioni inserite nel palinsesto a cinque cerchi.
"Come primo passo, abbiamo avuto un incontro con il CIO per esaminare la possibilità di ospitare le Olimpiadi del 2030, senza alcun obbligo per nessuna delle due parti", ha proseguito ai microfoni di "Inside the Games". "Dal nostro incontro è emerso che il nostro precedente concept per il 2026 era stato molto apprezzato".
Il riferimento di Larsson è, ovviamente, alla candidatura di Stoccolma-Åre per l’assegnazione dei Giochi in programma fra tre anni, sconfitta al rush finale solo da quella presentata da Milano e Cortina d’Ampezzo.
Ora, però, c’è l’opportunità di riscattarsi: secondo il segretario generale del Comitato olimpico svedese, Åsa Edlund Jönsson, i Giochi del 2030 "potrebbero essere un falò attorno a cui radunare la Svezia". Gli hanno fatto eco il presidente del Comitato paralimpico svedese, Åsa Llinares Norlin, e il capo della Federazione sportiva nazionale, Björn Eriksson: "Le Olimpiadi e i Giochi paralimpici invernali in Svezia potrebbero dare una spinta all’intero movimento sportivo del Paese".
Curiosità: la Svezia non ha mai organizzato un’edizione delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi invernali e questa potrebbe essere l’occasione ideale. Il CIO ha già manifestato la propria felicità per il rinnovato interesse da parte del Comitato olimpico svedese, intavolando un dialogo che nei prossimi mesi potrebbe impreziosirsi di dettagli.
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