Heidi Weng, fondista norvegese, a margine della tappa di Coppa del Mondo di Holmenkollen ha ribadito il proprio punto di vista circa la disputa della cinquanta chilometri da parte delle donne, schierandosi apertamente contro questa distanza.
Le ragioni della sua opposizione le ha illustrate dopo la gara nell’area riservata ai giornalisti e sono state pubblicate, tra gli altri, anche dal quotidiano norvegese "VG", sul quale si legge: "Questa non è uguaglianza. Non capisco di cosa stia parlando la gente. Noi ragazze passiamo 30 minuti in più sugli sci rispetto ai ragazzi. Devi guardare al tempo impiegato, non alla distanza percorsa, per parlare di parità tra generi".
Le ragioni della sua opposizione le ha illustrate dopo la gara nell’area riservata ai giornalisti e sono state pubblicate, tra gli altri, anche dal quotidiano norvegese "VG", sul quale si legge: "Questa non è uguaglianza. Non capisco di cosa stia parlando la gente. Noi ragazze passiamo 30 minuti in più sugli sci rispetto ai ragazzi. Devi guardare al tempo impiegato, non alla distanza percorsa, per parlare di parità tra generi".
Heidi Weng ha chiuso la 50 km di Holmekollen all’11° posto, a due minuti e 42 secondi da Ragnhild Haga. Alla FIS ha voluto indirizzare un messaggio ben preciso: "Torniamo indietro. Percorrere 50 chilometri è possibile, ma non ne vedo la ragione. Non c’è nulla di sbagliato, però molte di noi non riescono ad affrontare la distanza. Si deve fare qualcosa".
Affermazioni che vanno nella direzione opposta rispetto al pensiero espresso dalla statunitense Jessie Diggins: "La penso diversamente da lei – ha chiosato Weng –. Credo anche che gli uomini siano fisicamente più forti delle donne, mi pare ovvio".
Affermazioni che vanno nella direzione opposta rispetto al pensiero espresso dalla statunitense Jessie Diggins: "La penso diversamente da lei – ha chiosato Weng –. Credo anche che gli uomini siano fisicamente più forti delle donne, mi pare ovvio".