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Biathlon – Giornata di addii; arriva l’annuncio di Denise Herrmann-Wick: “Chiudo la mia carriera a Oslo”

Sembrava scritto già da inizio stagione, ma ora che è ufficiale è certamente doloroso per tanti appassionati di biathlon. Denise Herrmann ha annunciato che quella di Oslo sarà l’ultima tappa della sua splendida carriera.

Già in estate, la fortissima biatleta tedesca, classe 1988 aveva fatto intendere che probabilmente avrebbe chiuso la sua carriera al termine della stagione 2022/23, nella quale aveva un grande obiettivo: vincere il titolo mondiale a Oberhof. Un successo arrivato subito nella sprint femminile, facendo scattare una festa sfrenata con il trenino sulle note di “Der Zug hat keine Bremse”.

E proprio un treno senza freni è apparsa per tutta la sua carriera da biatleta, sempre ad alta velocità sugli sci, doti da grande fondista, capace però nel corso degli anni di migliorare e sapersi gestire con grande intelligenza al tiro. Dodici, fin qui, le sue vittorie in carriera nel biathlon ad alto livello, dieci in Coppa del Mondo. A certificare però il grande lavoro fatto da Herrmann nel corso degli anni, quell’oro olimpico conquistato a Pechino proprio nell’individuale.

Una carriera, quella di Herrmann, iniziata nello sci di fondo, dove nel 2013-14 conquistò la bellezza di sei podi individuali in Coppa del Mondo, vincendo anche il bronzo olimpico nella staffetta femminile. Poi due anni dopo l’annuncio del suo passaggio al biathlon, quando aveva già 27 anni, sulla scia di altre fondiste tedesche che avevano fatto altrettanto come Evi Sachenbacher-Stehle, Miriam Gössner, e una grande amica di Denise, Vanessa Hinz, che il suo ritiro lo ha annunciato lo scorso febbraio.

L’impatto nel biathlon fu subito importante: vittoria in IBU Cup, davanti ad Alimbekava, in una sprint con ben sei errori! Alla prima in Coppa del Mondo subito i primi punti a Pokljuka, poi diversi alti e bassi, ma subito l’impressione di un potenziale enorme, da far paura. E Denise ha presto spaventato le altre biatlete, perché a Östersund, nella prima tappa della stagione successiva, Herrmann ottenne subito i primi due successi in Coppa del Mondo. Era comunque troppo presto per essere con continuità nelle posizioni di vertice, in quella che intanto era la Germania di una splendida Dahlmeier.
Poi l’anno successivo le cose cambiarono nella seconda parte della stagione, quando Herrmann trovò finalmente continuità fino a vincere l’oro ai Mondiali di Östersund, ma chiudendo anche bene l’anno con ben sette cerimonie floreali consecutive. Il resto è storia, la prima vittoria in un’individuale a Pokljuka nel 2020, anno chiuso con tre successi e la crescita costante al poligono, quando magari sugli sci si è fatto più complicato fare la differenza. Le tre vittorie ottenute quest’anno e quella coppa di specialità sprint che se ottenuta venerdì, sarebbe la seconda nella sua carriera. Chiuderà la sua carriera nella sua stagione migliore al tiro, segno del grande lavoro fatto in questi anni.

Ma la pista non dice tutto, perché Herrmann è anche un’atleta disponibile, sorridente, capace di farsi apprezzare e stimare da noi media e dai suoi colleghi e le sue colleghe, del presente e del passato, come abbiamo anche potuto vedere di persona lunedì in aeroporto a Oslo, quando con un grande sorriso, nascosto dalla mascherina, la tedesca è venuta a salutare Federico Pellegrino, quando entrambi si trovavano ad attendere i rispettivi bagagli in aeroporto a Gardermoen, con i due a scherzare ricordando magari anche il passato nello sci di fondo.

Oggi tanti fan del biathlon e anche del fondo sono dispiaciuto di leggere queste parole di Herrmann: «Oslo. Qui ho potuto vivere il mio primo campionato del mondo nel 2011. Allora stavo ancora sciando, senza una pistola sulla schiena. Cinque anni dopo ho preso la decisione di passare al biathlon. Qui nella culla dello sci, la tradizionale Holmenkollen.

Proprio qui, in questo luogo speciale, si concluderà il mio lungo viaggio di biathleta e fondista. Con un po’ di nostalgia, ovviamente. Ma prima di tutto con piena gratitudine per i tanti momenti belli ed emozionanti che ho potuto vivere in entrambi gli sport.

Ho sempre pensato che fosse un assoluto privilegio poter trasformare la mia passione in un lavoro. Le preziose amicizie che si sono sviluppate negli anni e le tante persone straordinarie che ho avuto il privilegio di incontrare arricchiscono immensamente la mia vita. Grazie soprattutto a TUTTI quelli che mi hanno supportato con assoluta meticolosità e hanno sempre creduto in me. Senza di voi niente di tutto questo sarebbe stato possibile.

Dopo 16 anni di sci di fondo e sette anni di biathlon, è tempo di iniziare un nuovo capitolo. Attendo con ansia le avventure che la vita ha in serbo per me adesso.
La vostra
Denise».

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