Dorothea Wierer non si ferma più e dopo il successo nell’individuale di giovedì si è ripetuta oggi nella mass start conclusiva della tappa di Östersund, ribadendo 4 anni dopo il titolo iridato conquistato proprio in questo format nel 2019.
Un altro zero al tiro, proprio come giovedì: è una Wierer fenomenale quella che nella parte conclusiva della gara approfitta dell’unico errore al tiro di Julia Simon – sin lì ledader quasi incontrastata – per andarsene ed allungare su un’ottima Lou Jeanmonnot (0-0-0-0, + 6"3) con Simon terza (0-0-0-1). Ai piedi del podio quarto posto per Marte Røiseland (0-0-0-1) e l’altra francese Caroline Colombo (1-0-1-0); diciottesimo posto per una Lisa Vittozzi più fallosa al tiro (2-1-0-1) e interessante 22° per Hannah Auchentaller (0-1-1-1).
Per Wierer si tratta della sedicesima vittoria in carriera, la terza in una stagione (a segno in tre format diversi, dopo sprint e individuale) che l’ha vista anche complice del trionfo iridato con la staffetta di Oberhof, la quarta nella mass start dopo quella di Canmore 2016, Östersund 2019 e Anterselva 2022. Non c’era modo migliore per sancire ancor più il legame che la stringe con la località svedese, come lei stessa ha sottolineato nell’intervista post gara. Difficile ricordare una Wierer così tranquilla, determinata, efficace: in questa settimana la trentaduenne delle Fiamme Gialle ha cambiato letteralmente passo ed il risultato odierno consente il sorpasso in casa nella scia di Simon nella classifica generale.
Con tre gare al termine della stagione (sprint inseguimento + mass start ad Holmenkollen) la transalpina sembra al sicuro forte dei suoi 1003 punti ed un margine di 144 su Wierer (859) con Vittozzi terza (818). Ma sicuramente l’altoatesina di casa a Cavalese è uno spettro fastidioso per Simon che forse anche per quello ha tagliato il traguardo battendosi tre volte sulla fronte, a sottolineare le recriminazioni per quel singolo errore che oltre a costarle la vittoria ha mantenuto aperte porte sia nella generale che nella classifica di specialità, dove l’assenza di Hauser sembrava assegnarle il match-point, anche se alla luce del margine sulla connazionale Anais Chevalier, solo la matematica sembra separarla dalla coppetta.
Giornata difficile come detto per Lisa Vittozzi che ha pagato caro i due errori in apertura: mentre davanti in poche sbagliavano, la sappadina si è vista costretta ad inseguire sin da subito ed i due ulteriori giri di penalità l’hanno divisa irrimediabilmente dalle zone calde della classifica.
La classifica di giornata:
