Dopo Doro e Lisa, ecco Tommy.
E’ passato pochissimo dal trionfo di Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi, Östersund regala il primo podio in carriera a Tommaso Giacomel, eccellente secondo nella 20km alle spalle del solo Benedikt Doll. Il quasi ventitreenne trentino ha completato l’individuale svedese con un solo errore al tiro (0-1-0-0) per migliorare ancor più il quinto posto nel medesimo format fatto registrare in apertura di 2023 a Ruhpolding. Una grande prova per il finanziere di Imer, nel Primiero, che ha colto quel podio già sfiorato in almeno tre occasioni in questo inverno, soprattutto da gennaio in poi. Il minuto appena abbondante (1’09) di ritardo da Doll è da ritrovare quasi esclusivamente nell’errore compiuto al secondo poligono dal trentino, autore in ogni caso di una gara maiuscola, la migliore della carriera per accomodarsi sul secondo gradino del podio davanti al norvegese Vetle Christiansen (0-1-0-0, +1’11) che ha così messo in tasca la coppetta di specialità, soffiandola al "capitano" Johannes Bø, bloccato dal Covid alla pari del fratellone Tarjei, di Lægreid, Samuelsson, Fillon Maillet e via dicendo. Assenze che hanno aperto spiragli importanti per tutti, una porta in cui si è intrufolato alla perfezione Giacomel che con il secondo posto vede materializzarsi anche il sorpasso ai danni del coetaneo svizzero Niklas Hartweg in vetta alla classifica generale under25.
Tre podi in una giornata esaltante per il biathlon azzurro, un pieno di soddisfazioni che matura nella medesima giornata come già avvenuto, con i titoli iridati in palio, nel 2019 grazie all’indimenticabile back to back firmato da Wierer e Windisch. E questa giornata ha davvero permesso di chiudere diversi cerchi apertisi un quadriennio fa. L’acuto di Giacomel permette di interrompere un digiuno che nel format perdurava dal 1998. E molto buona è stata la prova degli azzurri, con Didier Bionaz diciassettesimo (0-1-0-1) per cogliere il migliore riscontro stagionale e precedere Patrick Braunhofer diciannovesimo (0-0-1-0) per vivere a sua volta la migliore giornata della carriera con un piazzamento che lo vede per la prima volta entrare nella top20 di Coppa. Due errori in apertura invece per Elia Zeni (2-0-0-0) che completa la prova raccogliendo il primo punto in carriera grazie al 40° posto.
Quarta vittoria in carriera, la prima nella 20 chilometri: è il tedesco Benedikt Doll a fare festa al termine dell’individuale di Östersund, nel giorno che chiude anche in Coppa del Mondo il dominio norvegese che perdurava sin dalla seconda gara stagionale. Prima di oggi, solo Martin Ponsiluoma al debutto stagionale era riuscito ad accomodarsi sul gradino più alto del podio, poi era stata solo Norvegia a parte un paio di occasioni ai Mondiali di Oberhof. Oggi in contumacia dei fratelli Bø e di Lægreid è toccato al tedesco fare la voce grossa per aggiungere una perla al terzetto di vittorie che prima di questo giovedì svedese gli aveva proposto il titolo iridato nella sprint del 2017 ad Hochfilzen e successivamente i sigilli nella sprint di Annecy e nella mass start di Anterselva della passata stagione.
Il quasi trentatreenne di Hinterzarten ha trovato la gara perfetta: ottimo tempo sugli sci, zero errori al tiro per tenere a bada l’ardore giovanile di Giacomel. In terza posizione, come detto, Christiansen con gli altri due tedeschi Roman Rees e Philipp Nawrath ai piedi del podio.
La classifica di giornata: