E’ un Tommaso Giacomel visibilmente emozionato quello che si presenta a fine gara ai microfoni dell’IBU per raccontare le sensazioni che seguono il secondo posto nella 20km di Östersund. Dopo quattro top ten raccolte nel mese di gennaio, il ventiduenne trentino di Imer ha centrato oggi il primo podio della carriera, chiudendo a poco più di un minuto di distanza da Benedikt Doll, con il 95% di positività al tiro ed un solo errore, in piedi.
"Incredibile, davvero incredibile stare sul podio oggi al termine di un’individuale che fino a poco tempo fa era il mio punto debole – racconta il primierotto delle Fiamme Gialle – So che nella 20km tutto ruota attorno al centrare i bersagli e proprio per questo ho voluto mettere tutta la mia attenzione su questo aspetto, prendendomi il mio tempo per fare il meglio possibile. Dopo Ruhpolding, Oberhof ed oggi posso dire di essere migliorato abbastanza nell’approccio a questo format. Sugli sci mi sono sentito bene, ma era così anche nelle scorse settimane.
Ci tenevo a salire sul podio, in questa stagione. Era uno dei miei obiettivi: so che oggi mancavano tanti avversari di primissimo piano, ma non mi sento di aver rubato nulla. Sul podio ci sono salito ed ora aspetto di tornare a sfidare tutti, per affrontare un livello ancora più alto".
Il secondo posto odierno consente al medagliato iridato di staffetta mista e single mixed di balzare in vetta alla graduatoria generale Under 25, sorpassando il coetaneo Niklas Hartweg.
"La sfida con un ottimo amico come Niklas Hartweg per la classifica under 25 è molto appassionante: lui è sempre molto costante e merita di poter lottare per il titolo, io sono più altalenante. Ora sono al comando io, ma credo che ogni giornata sarà determinante da qui al finale di stagione. Mi godo il pettorale blu e questo podio: domenica nella mass start partiremo entrambi da zero”.
Il risultato di Giacomel permette di mettere in archivio una giornata da ricordare per il biathlon azzurro dopo il successo di Dorothea Wierer nella 15km davanti a Lisa Vittozzi che ha così conquistato la seconda coppetta di specialità personale dopo quella del 2019.
"Sì, Doro e Lisa sono state un’ispirazione: hanno fatto una cosa pazzesca, davvero".
Biathlon – Tommaso Giacomel: “Incredibile, mi sono preso i miei tempi” E si gode il pettorale blu
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