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Sport&Life – Il Biathlon visto dall’interno del CeRiSM, tra analisi, ricerca e innovazione

Eccoci qui, di nuovo noi del CeRiSM, per raccontare dal nostro punto di vista un altro bellissimo sport, quello del Biathlon. Una disciplina molto sfidante, non solo dal punto di vista dell’impegno aerobico ed anaerobico, ma anche della tecnica e della pressione psicologica cui gli atleti sono sottoposti durante gli allenamenti e le competizioni. Infatti non conta solo andare forte con gli sci da pattinaggio nel biathlon, perché la componente del tiro gioca un ruolo fondamentale sulla performance finale: la fase di avvicinamento al poligono, la velocità nel rilascio dei colpi, il numero di bersagli mancati ed il tempo speso nei giri di penalità hanno ovviamente un’influenza significativa sul risultato di gara. Altra cosa non banale…… gli atleti possono andare “a tutta” nell’ultimo giro, mentre devono sapersi sapientemente dosare nelle frazioni di gara che precedono i poligoni affinché la fatica accumulata sugli sci non influenzi negativamente il tiro. Questo aspetto richiede una precisa conoscenza di se stessi da parte degli atleti ed un’attenta programmazione da parte degli allenatori, continuamente impegnati ad allenare ma anche ad educare gli atleti ad un’importante auto-consapevolezza. E che dire del tiro stesso, sia a terra che in piedi, abilità estremamente tecnica ed allo stesso tempo intrisa di componenti psicologiche da non sottovalutare sia in allenamento che in gara, perché contesto, condizioni meteo, fatica e boato del pubblico interferiscono con il compito, amplificandone all’ennesima potenza la difficoltà.  
Quest’anno ho potuto affiancare la squadra nazionale come ricercatrice universitaria che lavora presso il CeRiSM (Centro di Ricerca Sport, Montagna e Salute) di Rovereto, seguendo sia la parte di valutazione tradizionale in laboratorio che la realizzazione, insieme agli allenatori della squadra, di piccoli progetti di studio sugli atleti. L’obiettivo generale è stato quello di integrare i dati del laboratorio con quelli del campo, per arrivare alla comprensione più approfondita e scientifica di alcuni aspetti legati all’allenamento dei biathleti.
Dal punto di vista scientifico, il Biathlon vede solo recentemente un’attenzione alle misure delle varie componenti della performance. Nell’ultimo decennio si è infatti notato un incrementato interesse da parte della comunità scientifica che si occupa delle discipline sportive verso questo affascinante sport. Anche l’IBU (International Biathlon Union) promuove e cofinanzia alcuni progetti di ricerca fatti da centri universitari insieme ad enti pubblici e/o privati per l’ampliamento e la condivisione delle conoscenze scientifiche a riguardo.
Nel corso dell’ultimo biennio CeRiSM ha sviluppato insieme alla Squadra Nazionale Italiana di Biathlon dei protocolli di analisi e ricerca per monitorare ed approfondire sia la parte fisiologica dell’allenamento che quella tecnica del tiro. Come succede per le altre discipline invernali anche i biatleti si recano nel nostro centro due o tre volte all’anno per eseguire dei test cardiopolmonari e metabolici che hanno lo scopo di monitorare lo stato forma e le progressioni individuali date dall’allenamento. Si può in questo modo capire come ciascun atleta risponda alla programmazione ed agli allenamenti proposti, individuando punti forti ed aree carenti in modo personalizzato. Per quanto riguarda la parte del fondo, le modalità di valutazione sono molto simili a quelle proposte per lo sci di fondo: gli atleti eseguono i protocolli di valutazione delle capacità cardio-polmonari e metaboliche sciando su un apposito tappeto molto grande in laboratorio, con la tecnica di pattinaggio, per misurare le capacità sotto-massimali e massimali. Innovative tecnologie custom made realizzate al CeRiSM ci hanno permesso di poter intraprendere anche protocolli di valutazione e ricerca nell’ambito del tiro, per studiare scientificamente le varie determinanti della performance. La stabilità nel controllo della carabina durante il puntamento, l’accuratezza del tiro e la “pulizia” del puntamento nelle fasi immediatamente precedenti il rilascio del colpo sono aspetti fondamentali per la performance e sono influenzati da diversi fattori misurabili che differiscono nel tiro a terra piuttosto che nel tiro in piedi.
Attraverso l’implementazione di un’analisi basata sul metodo scientifico, sulla tecnologia e sull’analisi dei dati, speriamo di poter essere da supporto ai già preparatissimi allenatori della Squadra Nazionale Italiana di Biathlon nel prossimo importante futuro che ci porterà verso le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. La validità delle misure scientifiche dipendono tra le altre cose dalla loro accuratezza e ripetibilità. E’ dunque facile capire che la nostra sfida sarà quella di affiancare le valutazioni fatte sugli atleti in laboratorio alle valutazioni eseguite sul campo, cercando di rendere quest’ultime quanto più valide possibile dal punto di vista scientifico, per andare incontro alle esigenze di atleti ed allenatori anche sui campi di allenamento e di gara.

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