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Lo spunto di Zorro , Sci di fondo

Lo Spunto di Zorro – “Mondiale intenso, con diverse criticità. Brava Franchi e tutte le ragazze, qualcuno ha deluso”

All’indomani della chiusura di Planica 2023, Cristian Zorzi torna ad analizzare per Fondo Italia l’andamento della rassegna iridata che l’ha visto coinvolto in prima persona nello staff dell’andorrano Esteves Altimiras, ottimo settimo nella quindici chilometri skating. Oltre a sottolineare l’importanza dell’argento azzurro nella Team Sprint – meno scontato di quanto potesse sembrare – Cristian come al solito non si nasconde nel sollevare critiche e nell’esporre il proprio pensiero.
CRITICITA’ – "E’ stato un mondiale intenso, senza dubbio. Intenso e non troppo facile. Mi piace dire le cose come stanno e purtroppo devo rilevare come la scarsa esperienza sul fronte dello sci nordico sia emersa all’intero del Comitato Organizzatore. Esemplari nella gestione del salto e della preparazione dei trampolini, meno in quella delle piste, con tanti dettagli lasciati al caso a cominciare dalla battitura dei tracciati e alla differente cura della pista di test, con conseguente difficoltà in determinate condizioni nel preparare a dovere i materiali. E questa differenza si è vista spesso in pista.
Poteva essere un problema, questo ed il comitato organizzatore forse si è mosso poco per cercare sostegno e supporto da realtà con maggiore esperienza ed è stato un peccato. Credo poi che queste due settimane abbiano confermato come le distanze ed in format di gare mondiali siano meglio di quanto si veda oggi in Coppa del Mondo, segno che forse non serve necessariamente cambiare qualcosa per migliorare. O meglio, a volte bisogna cambiare le cose necessarie, non tanto per farlo".
BRAVE LE RAGAZZE – "In tutta sincerità non vedevo così facile la strada verso la medaglia nella team sprint ma gli azzurri sono stati bravi a sfruttare nel migliore dei modi la giornata e a mettere le mani su un argento prezioso, mentre era forse presuntuoso poter pensare davvero di andare a podio nella staffetta maschile sulla scorta della vittoria di Dobbiaco. Si sapeva che in un Mondiale la storia sarebbe stata diversa, soprattutto all’interno degli altri team, senza valutare anche la maggior lunghezza delle frazioni, riallacciandomi a quanto detto prima riguardo i format di gara. Davvero bene invece le ragazze che si sono espresse quasi tutte sui loro massimi livelli, da Cristina Pittin a Francesca Franchi passando per diverse di loro. Dopo gli acuti di Mocellini (dopo lo stop si è visto che mancava di brillantezza) avevo predetto in qualche modo che anche Franchi avrebbe saputo fare qualcosa di importante e sono contento per lei, perchè davvero si merita di dimostrare il suo valore, un livello che ora può mantenere per confermarsi tra le migliori del lotto".
TOP – "Sicuramente Franchi è stato uno dei volti rivelazione del Mondiale ma se dovessi fare un nome all’interno del settore femminili farei quello di Jessie Diggins perchè con la vittoria nella 10km ha completato di fatto una favola iniziata 10 anni fa col successo nella Team Sprint in Val di Fiemme. Le svedesi hanno bucato la staffetta, le norvegesi si sono aggrappate a Slind e Kalvå perdendo subito Weng, dalle finlandesi mi aspettavo qualcosa in più così come dalle altre americane. Al maschile mi è piaciuto molto il finlandese Niko Anttola, classe 2003 ma autore di una magistrale staffetta e non solo, molto bene i tedeschi.
Dire che Klæbo abbia fatto un ottimo mondiale è quasi scontato, ma mi piace riservare un pensiero ad Erik Valnes che per come stava avrebbe meritato maggiore fortuna. Al maschile gli svedesi hanno faticato: Anger non mi ha convinto ed Halfvarsson in fondo è spesso mancato sul più bello".
ESTEVES ALTIMIRAS – "Da parte mia sono molto contento di quanto raccolto da Esteves Altimiras: tre piazzamenti in top15 con tanto di settimo posto nella 15km è un bottino di tutto rispetto ed ora ci stiamo preparando per la 50 chilometri di Holmenkollen, di fatto l’ultima vera opportunità per lui, in un calendario che poi di fatto proporrà quasi solo sprint fino alla fine dell’anno. Non mi entusiasma questo fatto, come mi lascia un po’ di preoccupazione pensare alla 50km femminile di domenica ad Oslo: temo possano essere davvero in poche al via”.

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