La Norvegia (Aleksander Fjeld Andersen; Vebjorn Soerum; Emilie Kalkenberg; Maren Kirkeeide) ha vinto la staffetta mista tradizionale a Canmore nella tappa di Ibu Cup davanti alla Germania (Lukas Fratscher; Philipp Horn; Mareike Braun; Juliane Fruehwirt) e alla Francia (Remi Broutier; Ambroise Meunier; Camille Bened; Gilonne Guigonnat). L’Italia ha concluso in quinta posizione con Daniele Cappellari, Nicola Romanin, Eleonora Fauner e Michela Carrara.
Prima frazione in cui cambiano assieme in testa Germania e Norvegia, con Cappellari che con 2 ricariche utilizzate nel poligono in piedi paga 30 secondi. Tutto sommato una buona frazione per Daniele che con 2 errori in più non è arrivato lontanissimo dalla testa e ha cambiato sul podio provvisorio.
Seconda frazione in cui l’Italia schiera Nicola Romanin che utilizza 1 ricarica nel poligono a terra e 2 nel poligono in piedi. Sugli sci tiene piuttosto bene e al secondo cambio, che lancia le signore, siamo ancora quarti in piena corsa per il podio a 1’38" dalla testa. Da dietro rientra l’Ucraina grazie alla buona frazione di Tkalenko. La Germania con Philipp Horn non sbaglia e scappa via mentre pasticcia la Norvegia che gira 1 volta con Soerum e perde terreno dalla Germania.
In terza frazione si riapre tutto. Gira la Germania con Braun e la Norvegia torna in testa con Kalkenberg e 25” di vantaggio sui tedeschi. Purtroppo gira anche Eleonora Fauner, che nel primo poligono si era salvata con 3 ricariche. Le posizioni dalla terza alla sesta sono adesso occupate da Svezia e Francia, con vantaggio su Austria e Ucraina e con l’Italia in settima posizione che cambia a 2’38” dalla testa.
In quarta frazione trovano lo 0 a terra Germania e Svezia mentre sbaglia 2 volte la Norvegia, permettendo a Fruehwirt di avvicinarsi. Michela Carrara utilizza 2 ricariche nel poligono a terra. Ultimo poligono che dice bene alla Norvegia che vince davanti alla Germania. Lotta per il podio che vede la Francia avere la meglio sulla Svezia. Carrara trova un bel poligono in piedi utilizzando una sola ricarica e porta l’Italia in quinta posizione.
