PLANICA – Ogni gruppo si dà delle regole per funzionare. Gli atleti di una nazionale non fanno certo eccezione, e nella squadra femminile statunitense di sci di fondo ce n’è una in vigore da qualche anno che merita un approfondimento. Jessie Diggins – la fondista più forte – non può essere avvicinata nei 30 secondi immediatamente successivi al taglio del traguardo. Ieri, dopo la medaglia d’oro nella 10 km a libero dei Mondiali, Julia Kern ha tuttavia infranto la legge del mezzo minuto.
«Mi sono avvicinata ma ho cercato di lasciarla stare il più possibile perché so che ha bisogno dei suoi spazi dopo il traguardo. Ho cercato però di ricordarle di respirare. Siccome so che aveva spinto al massimo, ho cercato di calmarle il respiro. sono molto orgogliosa di lei, perché ha dato il massimo», queste le parole della statunitense a Expressen.
Diggins ha spiegato di non voler essere toccata né avvicinata perché in passato ha dato in escandescenze anche solo se i compagni o gli avversari volevano complimentarsi, per via dei dolori e della fatica post-sforzo. Questa volta la gioia di una medaglia iridata (sesta in carriera, primo oro in individuale) ha cancellato lo stress e la stessa vincitrice ha ringraziato Kern: «Mi ha aiutata nel respiro, perché è una cosa in cui faccio davvero fatica, se mi impegno così tanto. Mi ha tolto gli sci e i bastoncini, in modo da permettermi di muovermi. È stato molto utile e l’ho apprezzato. Sa davvero come aiutarmi dopo una gara».
«Mi sono avvicinata ma ho cercato di lasciarla stare il più possibile perché so che ha bisogno dei suoi spazi dopo il traguardo. Ho cercato però di ricordarle di respirare. Siccome so che aveva spinto al massimo, ho cercato di calmarle il respiro. sono molto orgogliosa di lei, perché ha dato il massimo», queste le parole della statunitense a Expressen.
Diggins ha spiegato di non voler essere toccata né avvicinata perché in passato ha dato in escandescenze anche solo se i compagni o gli avversari volevano complimentarsi, per via dei dolori e della fatica post-sforzo. Questa volta la gioia di una medaglia iridata (sesta in carriera, primo oro in individuale) ha cancellato lo stress e la stessa vincitrice ha ringraziato Kern: «Mi ha aiutata nel respiro, perché è una cosa in cui faccio davvero fatica, se mi impegno così tanto. Mi ha tolto gli sci e i bastoncini, in modo da permettermi di muovermi. È stato molto utile e l’ho apprezzato. Sa davvero come aiutarmi dopo una gara».