PLANICA – La Norvegia comanda la Mixed Team di combinata nordica dopo il segmento di salto. Lo squadrone scandinavo (461.8 punti) scavalca nella seconda parte il Giappone grazie alle fenomenali prestazioni di Jarl Magnus Riiber e Gyda Westvold Hansen e partirà 5" prima dei nipponici nel segmento di fondo che comincerà alle 15. Terza la Germania, quinta l’Italia. Gli azzurri partiranno a 49" dalla Norvegia e a 19" dall’Austria (quarta).
È chiaro che con questa situazione di classifica la medaglia d’oro sembra quasi assegnata. La Norvegia ha a disposizione anche Ida Marie Hagen e Jens Lurås Oftebro e i giapponesi sono inferiori sugli sci. Sarà probabilmente corsa all’argento, con i nipponici a gareggiare sulla difensiva contro Germania e Austria. Le speranze degli asiatici passavano soprattutto dal salto, e in effetti sono in testa sin dal primo turno, con 6" sulla Germania e 8" sulla Norvegia, mentre una grande Veronica Gianmoena ripete il buon salto della gara poi cancellata questa mattina: la classe 1995 esulta comprensibilmente dopo un volo di 90,5 metri con il quale sta al passo delle migliori e supera l’austriaca Annalena Slamik.
Per l’Italia, il primo dei ragazzi è Aaron Kostner: avrebbe dovuto esserci Alessandro Pittin, ma l’atleta delle Fiamme Gialle non prende parte alla gara dopo le due cadute consecutive. Il gardenese tuttavia non riesce a difendere la posizione, sia perché il suo salto pecca un po’ in misura (solo 87 metri) sia perché per l’Austria c’è Johannes Lamparter, chiamato all’ultimo momento al posto di Franz-Josef Rehrl – ufficialmente malato.
A metà del segmento di salto l’Austria si porta dunque al secondo posto a 5" dal Giappone, che resiste grazie ad Akito Watabe, ma scavalca in un colpo solo Italia, Germania e Norvegia, anche perché queste ultime schierano in seconda Vinzenz Geiger e Jens Lurås Oftebro, certamente più a loro agio sugli sci stretti. Il terzo turno, per l’Italia, è quello di Samuel Costa, che ottiene un salto leggermente migliore rispetto a quello di Kostner, volando a 89 metri e consolidando il quinto posto azzurro. Ai piani alti, il Giappone consolida il primato grazie a Ryota Yamamoto, al solito sontuoso al trampolino, una piuma che sembra "galleggiare" nell’aria. Il distacco dei nipponici sale a 9", stavolta sulla Norvegia, che grazie a un eccezionale Riiber (l’unico a toccare i 100 metri) si avvicina in classifica. Lamparter non riesce a pareggiare il fuoriclasse norvegese e dunque l’Austria scende al terzo posto, davanti a Germania e Italia.
Le speranze dell’Italia sono dunque riposte in Annika Sieff, ma l’atleta delle Fiamme Oro deve arrendersi – come tutte – a una Westvold Hansen che sembra fare un altro sport rispetto alle altre. La norvegese vola a 96,5 metri e regala il comando delle operazioni alla Norvegia, mentre l’azzurra si ferma otto metri più indietro, riducendo comunque il gap sull’Austria, indietreggiata per una brutta prestazione di Lisa Hirner.
Per l’Italia, il primo dei ragazzi è Aaron Kostner: avrebbe dovuto esserci Alessandro Pittin, ma l’atleta delle Fiamme Gialle non prende parte alla gara dopo le due cadute consecutive. Il gardenese tuttavia non riesce a difendere la posizione, sia perché il suo salto pecca un po’ in misura (solo 87 metri) sia perché per l’Austria c’è Johannes Lamparter, chiamato all’ultimo momento al posto di Franz-Josef Rehrl – ufficialmente malato.
A metà del segmento di salto l’Austria si porta dunque al secondo posto a 5" dal Giappone, che resiste grazie ad Akito Watabe, ma scavalca in un colpo solo Italia, Germania e Norvegia, anche perché queste ultime schierano in seconda Vinzenz Geiger e Jens Lurås Oftebro, certamente più a loro agio sugli sci stretti. Il terzo turno, per l’Italia, è quello di Samuel Costa, che ottiene un salto leggermente migliore rispetto a quello di Kostner, volando a 89 metri e consolidando il quinto posto azzurro. Ai piani alti, il Giappone consolida il primato grazie a Ryota Yamamoto, al solito sontuoso al trampolino, una piuma che sembra "galleggiare" nell’aria. Il distacco dei nipponici sale a 9", stavolta sulla Norvegia, che grazie a un eccezionale Riiber (l’unico a toccare i 100 metri) si avvicina in classifica. Lamparter non riesce a pareggiare il fuoriclasse norvegese e dunque l’Austria scende al terzo posto, davanti a Germania e Italia.
Le speranze dell’Italia sono dunque riposte in Annika Sieff, ma l’atleta delle Fiamme Oro deve arrendersi – come tutte – a una Westvold Hansen che sembra fare un altro sport rispetto alle altre. La norvegese vola a 96,5 metri e regala il comando delle operazioni alla Norvegia, mentre l’azzurra si ferma otto metri più indietro, riducendo comunque il gap sull’Austria, indietreggiata per una brutta prestazione di Lisa Hirner.