Ha sempre tanta determinazione e grinta Simone Daprà, pretende tanto da sé stesso. Per questo motivo, il terzo frazionista della storica staffetta vincente in Coppa del Mondo a Dobbiaco, non riesce ad accettare il 31° posto ottenuto nella 30 km di skiathlon iridata.
A Fondo Italia, il poliziotto trentino non nasconde il proprio rammarico: «Sono un po’ deluso per la gara, nella quale speravo di andare meglio. Avevamo già visto che la pista era abbastanza stretta, infatti neanche dopo 1 km su una curva non troppo veloce ci siamo trovati io, un canadese e Giando (Salvadori, ndr), purtroppo la situazione era complicata e sono dovuto andare fuori su neve fresca in maniera clamorosa, rientrando un po’ come un turista nella pista. Lì sicuramente ho perso un bel po’, infatti ero attorno alla venticinquesima piazza e mi sono trovato dopo i quaranta. Ho provato a rientrare, ma ho patito tanto, poi in pattinaggio speravo di avere una condizione diversa, invece ho faticato tanto».
Daprà però non cerca scuse: «Sicuramente su questa neve non mi trovo bene, ma non è una scusa, bisogna assolutamente tornare a casa, lavorare e migliorare su queste nevi, perché in futuro purtroppo le troveremo sempre più spesso. Come dice Chicco, a fine marzo dobbiamo continuare a sciare fino a quando possibile, perché oggi ho perso una buona occasione per andare bene, arrivando solo 31°. Speravo in un risultato migliore».
La prossima settimana le condizioni dovrebbero cambiare, se confermato l’abbassamento della temperatura e le nevicate: «Dovrei essere al via della 15 km della prossima settimana. Le previsioni parlano di clima più freddo, quindi spero possa esserci una neve più adatta a me, più dura e veloce».