PLANICA – I tre azzurri impegnati nella competizione iridata di salto con gli sci, a Planica, sono riusciti tutti a superare il taglio della qualificazione. Alla fine, però, il solo Francesco Cecon poteva ritenersi soddisfatto della sua prestazione, perché sia Alex Insam che Giovanni Bresadola hanno fatto più fatica. A complicare la vita agli azzurri anche un virus influenzale che ha debilitato alcuni elementi della squadra.
Francesco Cecon (36°): «Il salto è stato buono. Qui mi trovo abbastanza bene, è il mio trampolino di casa. Venivo da due giorni piuttosto difficili, perché ho avuto alcuni problemi di salute e ho anche saltato due salti di allenamento, gli ultimi due, però alla fine è andato abbastanza bene quello di oggi. È un bel segnale in vista di domani. Sono contento.
Il trampolino? Noi ci alleniamo tanto qui, ma alla fine non è tanto un vantaggio perché tante squadre lo fanno e comunque qui si gareggia in ogni stagione, quindi tutti conoscono bene questo trampolino».
Alex Insam (46°): «Oggi l’importante era qualificarsi e ci sono riuscito. Negli ultimi due giorni non ho fatto dei buoni salti, ma spero di trovare la sensazione giusta per scattare nel momento giusto e volare un po’ meglio. Poi speriamo di fare qualche bel risultato.
Cosa serve? Cercherò di analizzare il video del salto di oggi. Lo stacco è arrivato un po’ in ritardo e il movimento è stato un po’ brusco. Non ero pronto di gambe. Per domani ci sarò».
Giovanni Bresadola (49°): «Purtroppo mi sono ammalato negli ultimi giorni. Ora sto meglio, ma sono lontano dal top. Già ieri si era optato per una linea strategica conservativa di energie. Infatti anche oggi ho fatto solo il salto di qualificazione. Speriamo di dormire bene stanotte ed essere più rigenerati domani, anche se la vedo un po’ in salita questa settimana, ma il Mondiale è lungo, così come la stagione. Qui a Planica la gara che mi interessa di più è sul trampolino grande. Spero di arrivarci meglio fisicamente».